Il soccorritore del neonato a Ceuta: “Era gelato e pallido, non sapevo se fosse vivo o morto”
“Abbiamo preso il piccolo, era gelato, freddo, non si muoveva molto. Eravamo tre persone in acqua, stavamo aiutando varie persone. Ho visto una donna con un salvagente giocattolo, cercava di sopravvivere. Pensavo che avesse in spalla uno zainetto con dei vestiti, ma dopo un suo movimento ho capito che si trattava di un neonato”.
Le immagini del soccorritore con il salvagente con un bimbo di due mesi in braccio in acqua hanno fatto il giro del mondo. L’uomo, il 41enne Juan Francisco Valle, è un agente della Guardia Civil e ha salvato il neonato da una morte certa. In questi giorni sono migliaia i migranti che stanno cercando di raggiungere Ceuta. Già 5.600 di essi sono stati rimpatriati in Marocco.
L’agente ha parlato alla rete televisiva La Sexta: “Io e un collega ci siamo diretti rapidamente verso di loro, io ho preso il bimbo e lui ha soccorso la madre”. L’agente non ha capito subito in che condizioni fosse il piccolo: “Era così pallido e immobile che non sapevo se stesse bene o no”, ha raccontato ancora a radio Cadena Ser. Secondo le informazioni di cui è in possesso, ha aggiunto, adesso sia il bimbo sia sua madre stanno bene.
In questi giorni Juan Francisco Valle sta effettuando tantissimi salvataggi: “Lunedì ci sono stati arrivi continui di persone che cercavano disperatamente di raggiungere le nostre coste. C’erano padri, madri, anziani, bambini, di tutto. Siamo stati in acqua anche per 10 o 15 ore”.