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Sileri: “Se a metà settembre non sarà vaccinato l’80% valuteremo l’obbligatorietà”

Immagine di copertina
Pierpaolo SIleri Credits: ANSA

“Le ospedalizzazioni per Covid sono legate quasi solo ai non vaccinati e se all’inizio dell’autunno non verrà raggiunto l’80 per cento di copertura vaccinale occorrerà valutare l’obbligo“. È quanto afferma in un’intervista al quotidiano La Stampa il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: “Questa è l’ultima chiamata alle vaccinazioni”.

L’obbligo per fasce d’età

L’obbligo potrebbe riguardare solo alcune fasce di età, quelle che “rischiano di più”, ha detto Sileri. “Andrei a proteggere chi ha più di 40 anni. Non possiamo continuare a rallentare il lavoro ordinario degli ospedali”. Il sottosegretario ritiene che si debba alzare la soglia di copertura vaccinale: “Con la variante Delta, che si è rivelata molto più contagiosa, dovremo salire all’80 per cento della popolazione. Forse anche qualcosa di più”.

Sindacati divisi per il vaccino nelle aziende

Sileri si dice non convinto sull’obbligo vaccinale nelle aziende. Per le attività produttive, spiega,”sarebbe più utile un’estensione del Green Pass rispetto a un obbligo vaccinale”. Il suo maggiore utilizzo deve essere legato all’andamento del contagio, quindi deve essere “estremamente flessibile” per poter così, spiega, “evitare chiusure e restrizioni”. Nei giorni scorsi sulla questione obbligatorietà i sindacati si sono divisi. Se il segretario generale della Cgil. Maurizio Landini, continua a fare distinguo, chiedendo “una strategia complessiva” e limitandosi a dire che “è responsabilità del governo e del Parlamento di rendere per legge obbligatoria la vaccinazione. Se lo fanno, noi siamo d’accordo”, il leader della Cisl Luigi Sbarra dal Meeting di Rimini rompe gli indugi e chiede esplicitamente che si “approvi subito una legge che preveda l’obbligo alla vaccinazione per tutti i cittadini“.

Terza dose: ancora incertezze

La terza dose di vaccino sarà necessaria? “Se vedremo un aumento dei casi tra chi si era vaccinato, perché la copertura dell’immunizzazione è scesa con il passare dei mesi – risponde -, si dovrà fare una terza dose. Ma aspettiamo di leggere dati e numeri”.

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