È uscito il nuovo numero del settimanale di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 4 agosto, in tutte le edicole
È uscito il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 4 agosto, in tutte le edicole, propone ogni settimana inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
L’Italia brucia: la nostra cover story è dedicata agli effetti dei cambiamenti climatici. Incendi al Sud. Nubifragi al Nord. Un Paese dilaniato dagli effetti del riscaldamento globale. L’impatto della crisi climatica aumenta ogni giorno che passa. I prossimi 5 anni sono quelli cruciali. Se non riusciremo a fermare il riscaldamento globale l’umanità andrà incontro all’estinzione.
Gestione idrica ragionevole. Tutela ambientale. Comunità coinvolte. E un approccio olistico al controllo delle risorse. Ecco come la California affronta i cambiamenti climatici. Offrendo un modello per un futuro sostenibile.
In un’intervista a TPI, invece, lo psichiatra Matteo Innocenti spiega le conseguenze dell’eco-ansia. “Paura, sfiducia, sogni ricorrenti sul clima, senso di colpa. Fino alla decisione di non fare figli. Così il surriscaldamento globale impatta anche sulla salute mentale. Soprattutto quella delle nuove generazioni”.
In un approfondimento, inoltre, abbiamo messo le estati del 2013, 2023 e 2033 a confronto. Dieci anni fa si registrò solo qualche incendio in Sardegna. Oggi l’Italia è in ginocchio da Nord a Sud fra roghi, tornado, alluvioni. La crisi si sta facendo sempre più forte. E se non invertiamo drasticamente la rotta in futuro si aggraverà ulteriormente.
In tutto questo cosa fa il governo? No all’auto elettrica, no alle case green, sì al gas e alle trivelle. Il Governo ostacola la transizione ecologica. Come se l’ebollizione globale fosse qualcosa su cui si può negoziare. Ma dire addio ai fossili conviene anche a famiglie e imprese.
E ancora, a TPI parla la presidente della Vigilanza Barbara Floridia: “La lottizzazione Rai? Colpa di Renzi. L’ex premier ha rafforzato la presa della politica sulla tv di Stato. Stiamo lavorando a una riforma che cambi il modello di governance e guardi ai giovani. M5S collaborazionista con la destra? Sorrido. Chi ci accusa ha partecipato alle spartizioni”.
Argentina, Iran, Egitto, Algeria, Arabia Saudita, Indonesia, Turchia, Nigeria. E ora anche l’Etiopia. Aumentano gli Stati pronti ad aderire al club composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Che sfruttano il risentimento globale contro il dominio degli Usa e dei Paesi ricchi.
Infine, Siegfried Beer, fondatore del Centro austriaco per l’intelligence Acipss, a TPI spiega perché Vienna è la capitale delle spie. Durante la Guerra fredda era il luogo privilegiato dai servizi segreti di tutto il mondo. E il governo chiudeva un occhio. Poco è cambiato da allora. “La città ospita 7 o 8mila agenti”.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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