È uscito il nuovo numero del settimanale di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 22 settembre, in tutte le edicole
È uscito il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 22 settembre, in tutte le edicole, propone ogni settimana inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
La cover story è dedicata al primo anno del governo Meloni. La premier ha confermato la linea dura sui conti. Senza l’autorevolezza di Draghi. Ma il Pnrr resta un’incognita e il Mes è ancora un problema. Ha fallito invece sui temi più cari alla destra come migranti, pensioni e crescita. L’unico risultato raggiunto è la guerra ai poveri. Ecco perché “la pacchia è finita“.
In un’intervista a Luca Telese, Gianni Alemanno spiega a TPI perché è deluso dalla presidente del Consiglio: “Meloni mi aveva convinto per l’opposizione a Draghi. Ma oggi obbedisce ai diktat dell’Ue e della Nato. E subisce l’influenza delle multinazionali americane. Non è mai stata una donna della destra sociale. È liberista, sembra la Thatcher. Voglio fondarlo io un partito antisistema. Fdi di certo non lo è”.
Dall’assistente-ombra Patrizia Scurti ai sottosegretari Fazzolari e Mantovano. Fino ai nuovi vertici di Bankitalia e della Rai. Ecco la rete del potere della premier.
E ancora, un approfondimento sul processo del secolo, ovvero quello tra gli Usa e Google. Il colosso di Mountain View è accusato di aver monopolizzato le ricerche sul web. A vent’anni da un procedimento simile vinto contro Microsoft. Stavolta però la posta in palio non riguarda solo un impero digitale da 1.700 miliardi di dollari. Ma il futuro di Internet.
Inoltre, un approfondimento sulla violenza sulle donne. L’Associazione DonneXStrada ha avviato un progetto che offre aiuto alle donne vittime di violenza. Per farle sentire al sicuro grazie alla tecnologia e fermare l’impennata dei crimini di genere.
Ecco perché, quella della violenza sulle donne, non può essere chiamata un’emergenza. Una donna su cinque ha subito almeno un abuso sessuale. Ma il 64% dei casi non è denunciato. Per Istat sono “numeri da genocidio”. Il questore di Savona Alessandra Simone a TPI: “Bisogna sfruttare meglio le misure di prevenzione”. Ma, come ci spiega la presidente di Global Thinking Foundation, Claudia Segre: “La violenza di genere inizia da quella economica”.
Infine, un approfondimento su chi finanzia la crisi climatica. Caldo torrido, incendi, alluvioni devastanti. Mentre gli effetti del riscaldamento globale sono sempre più evidenti, i combustibili fossili e l’agricoltura industriale prosperano. Anche grazie ai 3.200 miliardi di dollari investiti in questi settori dalle principali banche mondiali. Come mostra un nuovo rapporto di ActionAid.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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