È uscito il nuovo numero del settimanale di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
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Il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 28 aprile, in tutte le edicole
È uscito il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 28 aprile, in tutte le edicole, propone ogni settimana inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
Suprematismo bianco, revisionismo storico, razzismo. Il governo Meloni ha un grosso problema culturale. Più che alla sostituzione “etnica” dovrebbe pensare a una sostituzione “etica”.
Con lo stato di emergenza, Meloni vuole potenziare i Centri per i rimpatri dove da anni le Ong denunciano continue violenze. Come certifica anche la Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha già sanzionato Roma per le condizioni degradanti delle strutture del nostro Paese. Ecco come l’Italia calpesta i diritti dei profughi.
E ancora: così Elkann scommette sulla Salute. John detta la linea: “Il mondo invecchia, investire nel settore conviene”. E così la famiglia punta un miliardo di euro su ospedali, cliniche e laboratori. Le auto sono sempre più un affare marginale per gli eredi dell’Avvocato.
Cinque famiglie. Diecimila affiliati. Gioco d’azzardo, droga, usura. E i traffici clandestini nel porto di New York. Ecco come la mafia italo-statunitense sta rialzando la testa. E sta diventando un marchio pop.
Inoltre, un approfondimento su quanto sta accadendo in Sudan. Oltre 300 morti nella prima settimana di scontri. Tregue annunciate e mai rispettate. Scuole e ospedali chiusi e la capitale sotto assedio. La guerra di potere tra i militari e le milizie Rsf può far collassare il Paese. Ma a pagare il prezzo più alto sono i civili.
Prima Macron e von der Leyen. Poi i ministri degli Esteri di Iran e Arabia Saudita. Quindi il presidente brasiliano Lula. In pochi giorni, Pechino ha ospitato tre vertici cruciali per gli equilibri globali. E ha mandato un chiaro messaggio agli Usa. C’è una altra superpotenza in pista. E bisogna farci i conti. Ecco perché il Nuovo Ordine Mondiale parla cinese.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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