Sea Watch, Salvini rincara la dose: “Arrestateli tutti”
Sea Watch Salvini arresto capitana | Il ministro dell’Interno Matteo Salvini non vuole cedere sulla questione Sea Watch. La nave, che ieri 26 giugno ha forzato il blocco ed è entrata in acque italiane, si trova adesso in stallo davanti al porto di Lampedusa.
La capitana Carola Rackete ha deciso di entrare in porto, nonostante i rischi che derivano dal decreto sicurezza bis, che potrebbe essere applicato per la prima volta proprio in questa occasione.
Ma Salvini ha promesso battaglia. Nella giornata di ieri si era detto irremovibile nel suo intento di bloccare l’ingresso in Italia dei 42 migranti a bordo della nave.
“La legge prevede che bisogna essere autorizzati per poter attraccare, non possiamo far arrivare in Italia chiunque, le regole di un Paese sono una cosa seria. Le persone sulla Sea Watch non sono naufraghi, ma uomini e donne che pagano 3.000 dollari per andar via dal proprio Paese. In Italia stanno arrivando, in aereo, migliaia di migranti certificate che scappano dalla guerra. Spero che nelle ultime ore ci sia un giudice che affermi che all’interno di quella nave ci sono dei fuorilegge, prima fra tutti la Capitana. Se la nave viene sequestrata e l’equipaggio arrestato io sono contento”, ha detto Salvini nella mattinata di oggi, 27 giugno.
Al momento, l’ipotesi dell’arresto, non sembra essere plausibile. Dal punto di vista penale la situazione è identica a quelle precedenti che hanno coinvolto sia la Sea Watch sia la Mare Ionio e in nessuno di quei casi sono stati presi provvedimenti come l’arresto.
Secondo il ministro dell’Interno, quella della Sea Watch è una vera e propria battaglia politica sulla pelle di 42 persone.
Già ieri Salvini aveva detto che avrebbe usato qualunque mezzo democratico per impedire lo sbarco. Il braccio di ferro con l’Italia dunque continua. Intanto, a bordo della nave, dal 12 giugno scorso, ci sono più di 40 persone.
Intanto, all’alba di giovedì 27 giugno, un barchino con 10 migranti a bordo è approdato direttamente al porto di Lampedusa, poche miglia di distanza dalla Sea Watch. Porti chiusi, dunque, ma solo per le Ong.
Qui link utili per saperne di più sulla vicenda: