L’appello degli studenti: “Scioperiamo per chiedere chiarezza su lezioni in aula e maturità”
Anche il Liceo Seneca di Roma in sciopero, il rappresentante a TPI: "Tutti in classe in sicurezza o avanti con dad"
“Chiediamo prima di tutto chiarezza. Finora sia dal ministero sia dal prefetto è arrivata solo confusione, e questo rende tutte le scuole più disorganizzate. Sicuramente vogliamo tornare in presenza, ma in sicurezza e con continuità. La scuola non deve essere una possibilità, ma una certezza per noi studenti”. A parlare a TPI è Francesco Ponti, rappresentante d’istituto del liceo Lucio Anneo Seneca di Roma e rappresentante di consulta provinciale dello stesso liceo.
Gli studenti del liceo romano sono tra quelli che negli ultimi giorni hanno scioperato per chiedere una presa di posizione chiara delle autorità sulla scuola. Anche in altri licei e scuole superiori della Capitale si sono tenuti sit e scioperi degli studenti, come accaduto a Milano e in altre città italiane.
Francesco Ponti ha firmato una lettera insieme agli altri rappresentanti studenteschi, in cui scrive che “il Seneca è completamente favorevole al rientro in presenza, ma con delle garanzie essenziali di sicurezza e di risorse, che fino adesso si sono mostrate molto deboli”.
“Se non fosse possibile tornare in classe in presenza e con continuità, meglio continuare con la didattica a distanza al 100 per cento, come abbiamo fatto finora”, spiega il rappresentante. “È una soluzione totalmente sicura per studenti e insegnanti, grazie alla quale i programmi e la scuola non si sono mai fermati”.
Le scuole superiori sono tornate alle lezioni in presenza con un calendario diverso Regione per Regione (con alcune che hanno deciso di slittare il rientro a febbraio). A Roma e nel Lazio gli alunni sono rientrati ieri in aula (fatti salvo coloro che hanno aderito allo sciopero) ma in modalità alternata dal 50 al 75 per cento. Gli alunni delle scuole elementari e medie sono invece tornati in classe il 7 gennaio.
Al liceo Seneca, spiega il rappresentante, il corpo studentesco è compatto nello sciopero e nessuno è entrato in aula ieri né oggi. “La risposta è stata immediata e favorevole da tutto il corpo studentesco”, dice Francesco. “La maggior parte delle scuole di Roma e del Lazio sta continuando con questo sciopero, siamo tutti sulla stessa linea e vogliamo chiarezza. Ieri una delegazione di studenti è stata ricevuta dal ministero, ma non ha ricevuto risposta alla richiesta di chiarezza. Siamo ancora più abbandonati di prima”.
Francesco, che sosterrà l’esame di maturità quest’anno, denuncia anche le scarse informazioni sull’importante prova che aspetta lui e altri studenti. “Non abbiamo avuto nessuna notizia sull’esame di quest’anno e non sappiamo neanche quando ci daranno queste informazioni. Con lo sciopero ci stiamo privando anche di una parte di studio che dovremmo dedicare alla maturità, ma pensiamo ne valga la pena e speriamo che chi di dovere ci ascolti”.
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