Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Sempre più bimbi stranieri nelle scuole italiane: in Emilia, Lombardia e Veneto uno su quattro non ha la cittadinanza

Immagine di copertina

Nelle scuole italiane ci sono sempre più studenti con cittadinanza straniera, nella maggior parte dei casi si tratta di ragazze e ragazzi perfettamente integrati perché nati nel nostro Paese e in attesa di compiere la maggiore età per ottenere la documentazione necessaria per essere riconosciuti cittadini italiani. Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Istruzione e del merito ai sindacati ci sono 889mila alunni iscritti nelle nostre scuole statali e paritarie: 814mila e 500 nelle pubbliche e 74mila e 500 nelle private.

Facendo riferimento solo alle prime, di cui si conosce il numero aggiornato di alunni totali, nella scuola dell’infanzia la quota di bambini stranieri è del 13,4%. E alla primaria si tocca quota 14%. Circa un bambino ogni sette. In Emilia Romagna la concentrazione maggiore di bimbi stranieri, più di uno su quattro (28%), ma anche in Lombardia (25%) e Veneto (24%), regioni in cui le famiglie provenienti dai paesi stranieri preferiscono trasferirsi in cerca di un futuro migliore. Nell’anno corrente più di un alunno su 9 (l’11,7%) della scuola media non ha la cittadinanza italiana, dato che cala alle superiori, dove la percentuale è del 7,8%. Ma in entrambi i casi c’è un incremento rispetto a dieci anni fa.

I nativi da almeno un genitore italiano calano inesorabilmente, mentre gli alunni con entrambi i genitori nati all’estero ammontano complessivamente a 889mila: di questi gran parte sono nati in Italia e conoscono i dialetti regionali. Nell’anno scolastico 2020/2021 gli alunni stranieri-italiani ammontavano a due su tre: il 67%. E alla materna raggiungevano addirittura l’83%. Dati che hanno più volte fatto riflettere sulla necessità di dotarsi di una legge nota come “ius scholae”, che dia la possibilità di far acquisire la cittadinanza italiana dopo aver completato un ciclo scolastico invece che soltanto su richiesta al compimento dei 18 anni.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Cronaca / Lecce, 26enne inala la "droga della risata" da un palloncino e muore
Cronaca / Il giallo del panino e il chirurgo bocciato al test di medicina: cosa sappiamo finora sulla morte di Margaret Spada
Cronaca / Chi era Amar Kudin, il poliziotto-rugbista di 32 anni morto nell’incidente fra due volanti a Roma
Cronaca / Roma, incidente fra due volanti: muore un poliziotto di 32 anni, feriti due colleghi e un fermato
Cronaca / Bari, tre ragazzi arrestati per l’omicidio di un clochard: “Usato come bersaglio per testare la pistola”
Cronaca / Torino, scontri con gli studenti: 15 poliziotti feriti. Meloni e Schlein condannano le violenze
Cronaca / All’aeroporto di Fiumicino una Newton Room permanente dedicata alla formazione nelle discipline scientifiche