Rientro a scuola, trovato l’accordo tra Ministero e sindacati: via libera ai tamponi gratuiti per i docenti
Rientro a scuola, trovato l’accordo tra Ministero e sindacati: via libera ai tamponi gratuiti per docenti
Si è concluso nella notte l’accordo sul Protocollo sicurezza delle scuole in vista dell’avvio del nuovo anno. La bozza d’intesa, raggiunta al termine di un confronto fiume tra organizzazioni sindacali e tecnici del Ministero dell’Istruzione, riguarda i tamponi gratuiti per il corpo docente non vaccinato, la corsia preferenziale per i vaccini del personale scolastico e le misure per evitare le “classi pollaio”.
Solo Anief non ha sottoscritto l’accordo, confermando il ricorso collettivo gratuito al Tribunale di Roma contro l’obbligo del pass sanitario. Il nodo Green Pass sarà contenuto in una nota specifica che l’amministrazione invierà alle istituzioni scolastiche nei prossimi giorni, ma il ministero si è impegnato ad “aprire fase di confronto in merito alle proposte e osservazioni delle organizzazioni sindacali”.
Cosa prevede l’accordo: Green pass e tamponi gratuiti
Chi non può vaccinarsi per motivi di salute dovrebbe essere esentato dal Green Pass e dalle conseguenti sanzioni. Soprattutto, il personale scolastico senza vaccino avrà la possibilità di effettuare tamponi gratuiti mediante convenzioni con le Asl: uno dei punti dell’accordo che ha infiammato il dibattito e scontentato i presidi, i quali, con l’Anp seduta al tavolo, ritenevano che le risorse per coprire il costo dei test potessero essere usate in altro modo. Di fatto, in questo modo il costo della decisione di non vaccinarsi da parte di alcuni docenti ricadrà su tutta la collettività.
Personale aggiuntivo per garantire sicurezza nelle classi
Gli Uffici regionali potranno poi reclutare, su richiesta del singolo istituto scolastico, personale docente a tempo determinato, ma anche personale Ata aggiuntivo (“una o più unità”) per il supporto negli adempimenti relativi alla normativa anti Covid o in presenza di condizioni strutturali e logistiche complesse. Ottenuta inoltre l’apertura di un tavolo specifico entro il mese di agosto per ampliare tutele per i lavoratori fragili, e accolta la richiesta della Flc Cgil relativa a rilevazioni e screening per il monitoraggio delle condizioni di diffusione del virus.
Distanziamento
Per quanto riguarda il distanziamento nelle classi, il testo è ancora tiepido e prevede la distanza di un metro tra banchi “laddove possibile”. “Si prevede il rispetto di una distanza interpersonale di almeno un metro (sia in posizione statica che dinamica) qualora logisticamente possibile e si mantiene anche nelle zone bianche la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente. Con riferimento ai servizi educativi dell’infanzia, non essendo sempre possibile garantire l’adozione di alcune misure di prevenzione (quali il distanziamento e l’uso di mascherine), è raccomandata una didattica a gruppi stabili”, recita la bozza dell’accordo.
Ma per l’anno scolastico 2021/2022, è prevista l’attivazione di un “piano sperimentale di intervento sulle istituzioni scolastiche che presentino classi particolarmente numerose mediante lo stanziamento di apposite risorse che consentano di porre in essere azioni mirate e specifiche (più docenti, più Ata, attenzione agli aspetti logistici e all’ampliamento dell’offerta formativa). Anche al fine di favorire il distanziamento interpersonale”
Per la risoluzione dell’annosa problematica relativa alle “classi pollaio”, inoltre, il ministero si è impegnato per un “intervento più organico” che sia “finalizzato al miglioramento dei parametri relativi al dimensionamento scolastico e alla numerosità degli allievi per classe”. La questione sarà oggetto del tavolo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza previsto dal Patto per la scuola e calendarizzato per il 3 settembre 2021.