Scopre di avere un tumore e organizza il matrimonio dal letto di ospedale: morta dopo le nozze a 33 anni
Scopre di avere un tumore e organizza il matrimonio dal letto di ospedale: morta dopo le nozze a 33 anni
Morta a poche settimane dal suo matrimonio, che aveva scelto di organizzare quando già sapeva di avere un cancro terminale. Ha commosso il Regno Unito la storia di Victoria Hall-Hulme, 33 anni, che al momento della diagnosi era legata da due anni a Angus. In sole sei settimane ha deciso di preparare il suo matrimonio dal letto di ospedale.
Un momento “magico e un vero miracolo che sia mai successo”, aveva raccontato Victoria in un’intervista, parlando della scelta di sposarsi nonostante la sua diagnosi. “Mi sentivo che quando lascerò questo mondo, potrei andarmene sapendo di essermi realizzata e che il mio lascito sarebbe stato il legame che abbiamo creato, anche se voglio che vada avanti e incontri qualcuno”, aveva detto all’agenzia PA, ricordando di aver provato ad avvertire il suo Angus. “Una notte abbiamo avuto una conversazione piuttosto difficile e gli ho detto che aveva una vita da condurre e sapevamo dove stava andando la mia”, ha detto. “Disse che avrebbe preferito trascorrere solo alcuni mesi della sua vita con me, piuttosto che anni senza di me”.
I due si erano incontrati casualmente nel 2020, a Hyde Park, senza però parlarsi: si erano riconosciuti da una app d’incontri su cui, qualche tempo prima, era scattato il “match”. È stata Victoria poi a ricontattare Angus, dando inizio alla loro storia d’amore.
“Victoria era una giovane donna bella e in forma con un entusiasmo sconfinato per la vita”, l’ha ricordata Angus, che con il resto della famiglia sostiene la campagna “Stand Up To Cancer” di Cancer Research UK e Channel 4, per sostenere la ricerca contro i tumori.
Victoria aveva ricevuto la sua diagnosi solo un anno prima della morte. Da due settimane soffriva di crampi addominali, con perdita di peso e affaticamento: i primi sintomi di un tumore all’intestino. Poi l’intervento chirurgico, a cui sono seguiti sei mesi di chemioterapia, che però non sono bastati. “Le uniche parole che ho sentito sono state ‘Non è una buona notizia. Mi dispiace Victoria, il tuo cancro si è diffuso. Non è curabile”, aveva ricordato Victoria, dopo la scoperta lo scorso marzo che il tumore si era esteso al peritoneo. Poi la decisione di programmare comunque le nozze, tenute ad agosto alla chiesa St Thomas More’s. “Perché qualcuno dovrebbe voler stare con qualcuno con il cancro?”, si era chiesta Victoria. “Ma Angus continuava a tornare, e ogni volta che lo respingevo, ci ritrovavamo a tornare insieme”.