Scommesse illegali, 12 calciatori di Serie A indagati dalla Procura di Milano

Nell'elenco figurano anche Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, già punti dalla giustizia sportiva. Rischiano una contravvenzione. I pm hanno sequestrato un milione e mezzo di euro a una gioielleria e chiesto gli arresti domiciliari per cinque indagati
Una ventina di calciatori, tra cui almeno dodici che militano o militavano in Serie A, sono indagati dalla Procura di Milano per avere giocato su piattaforme illegali di scommesse sportive e poker. Tra loro ce ne sono alcuni che vestono o hanno vestito in passato al maglia della Nazionale italiana: Sandro Tonali (che all’epoca dei fatti giocava nel Milan, mentre oggi è al Newcastle), Nicolò Fagioli (all’epoca alla Juventus, oggi alla Fiorentina), Nicolò Zaniolo (all’epoca alla Roma, oggi alla Fiorentina), Raoul Bellanova (all’epoca all’Inter e al Torino, oggi all’Atalanta), Alessandro Florenzi (Milan) e Mattia Perin (Juventus).
Nell’elenco figurano anche lo statunitense Weston McKennie (Juventus) e gli argentini campioni del mondo Leandro Paredes (all’epoca alla Juventus, oggi alla Roma) e Angel Di Maria (all’epoca alla Juventus, oggi al Benfica). E poi i meno noti Matteo Cancellieri (all’epoca tra Lazio e Empoli, oggi al Parma), Cristian Buonaiuto (all’epoca alla Cremonese, oggi al Padova), oltre al difensore dominicano Adames Hector Junior Firpo (Leeds United) e al tennista Matteo Gigante.
A riferirlo è il Corriere della Sera, che precisa come nessuno dei calciatori coinvolti sia accusato di aver combinato partite a cui ha preso parte. Alcuni di loro avrebbero giocato prevalentemente su sport diversi dal calcio. I fatti risalgono al periodo compreso tra dicembre 2021 e ottobre 2023. Secondo il Corriere, il movente ipotizzato dagli inquirenti che avrebbe spinto gli atleti a scommettere sarebbe stato riempire il tempo libero nei ritiri delle proprie squadre.
Sul fronte sportivo, nell’autunno 2023 Tonali e Fagioli hanno patteggiato con la Procura della Federcalcio una squalifica rispettivamente a 10 e 7 mesi. Ma qui si parla di un’inchiesta della magistratura penale. Il reato ipotizzato è quello previsto dal secondo e terzo comma dell’articolo 4 della legge 401 del 1989, che punisce chi gioca su piattaforme di scommesse illegali. La pena prevista è una contravvenzione con l’arresto sino a 3 mesi e una ammenda sino a 500 euro.
La Procura di Milano ha chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro di un milione e mezzo di euro nei confronti della Elysium Group srl, la società titolare di un negozio di orologi di Milano dove, secondo gli inquirenti, i calciatori si recavano per saldare i propri debiti con gli allibratori fingendo l’acquisto di orologi di lusso.
I pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini hanno chiesto gli arresti domiciliari per i tre amministratori del negozio (Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini, nei confronti dei quali è ipotizzato il reato di riciclaggio) e per i due presunti gestori delle piattaforme illegali di gioco online (Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera, accusati di esercizio abusivo delle scommesse). Secondo la Procura, le piattaforme erano gestite anche da un coindagato arbitro di Serie D e amico della sorella di Tonali, Pietro Marinoni.
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