Sciopero Atm Milano oggi 25 ottobre 2019: a rischio i trasporti della città
Anche il personale dell'azienda che si occupa del trasporto nella città lombarda aderisce allo sciopero generale indetto dalle sigle sindacali Cub, Sgb, Si-Cobas e Usi-Cit
Sciopero Atm Milano oggi 25 ottobre 2019: a rischio i trasporti della città
Trasporti a rischio a Milano nella giornata di oggi, venerdì 25 ottobre 2019, a causa dello sciopero dei lavoratori Atm, l’azienda che gestisce il trasporto nella città lombarda. Anche la città lombarda, dunque, sarà interessata dallo sciopero generale indetto dalle sigle sindacali Cub, Sgb, Si-Cobas e Usi-Cit, che coinvolgerà i trasporti sia nazionali che locali.
Gli orari dello sciopero Atm di Milano
L’agitazione del personale viaggiante e di esercizio di superficie è prevista dalle 8,45 alle 15,00 e dalle 18,00 sino al termine del servizio.
Quella del personale viaggiante e di esercizio della metropolitana, invece, dalle 18,00 fino al termine del servizio.
Nel rispetto delle disposizioni in materia di informazione all’utenza, le percentuali medie complessive di adesione registrate nel corso delle ultime astensioni proclamate dalle medesime sigle, sono disponibili per ATM S.p.A. sul sito internet dell’Azienda al seguente link.
Milano 25 ottobre 2019: deviazioni e rallentamenti per manifestazioni
Per lo svolgimento di due cortei in centro, inoltre, vi saranno delle deviazioni e dei rallentamenti per le seguenti linee.
Tram: 1, 2, 4, 10, 12, 14, 15, 16, 19.
Bus: 43, 50, 54, 57, 61, 73.
Atm Milano: le motivazioni dello sciopero di oggi venerdì 25 ottobre 2019
Lo sciopero generale indetto per oggi, venerdì 25 ottobre 2019, è stato indetto dai sindacati per “L’aumento dei salari, delle pensioni e salario medio garantito, per la riduzione delle aliquote fiscali su salari e pensioni, per il recupero dell’evasione fiscale e istituzione della patrimoniale, per la riduzione dell’orario settimanale di lavoro a parità di salario, per il superamento del Jobs Act e dei contratti precari, per un piano nazionale di risanamento e difesa dell’ambiente e del territorio, per la pensione a 60 anni o con 35 anni di contributi, contro l’accordo truffa del 10.1.2014 e per la libertà di sciopero, per la rappresentanza sindacale con elezioni libere, democratiche, contro i decreti 1 e 2 di Salvini, per il diritto alla salute, alla scuola, alla mobilità politica e alla sicurezza sul lavoro, contro le guerre interne ed esterne, nonché contro le spese militari, per abolire le diseguaglianze salariali, sociali, economiche, di genere e quelle nei confronti degli immigrati, per la regolarizzazione di tutti gli immigrati, Ius soli, no ai respingimenti, chiusura CPR”.