Savona, gli insulti razzisti al volontario della Croce Rossa nato in Ghana: “Sporchi la divisa che indossi”
Le offese a un ragazzo 25enne a Loano, durante una sagra
Savona, insulti razzisti a un volontario nato in Ghana
Insulti razzisti a un volontario della Croce Rossa nato in Ghana per il colore della pelle: è il vergognoso episodio accaduto in provincia di Savona, a Loano. La vittima delle offese è Umar Ghuni, un ragazzo 25enne che lavora nel Savonese, assunto regolarmente in una cooperativa e che impiega molto del suo tempo al volontariato. Sabato scorso, 3 agosto, con la divisa della Croce Rossa, si è sentito dire: “Sporchi la divisa che indossi”.
La vicenda è stata raccontata da diversi media locali. Il 25enne si trovava con gli altri militi della Croce Rossa di Loano a una sagra organizzata per autofinanziamento sul lungomare del Comune del Savonese. “Più bruschette per una nuova ambulanza”, è il messaggio lanciato dai volontari. Umar stava offrendo alcuni gadget.
Non era certamente il primo ricevuto da Umar: si tratterebbe almeno del quarto, quinto episodio. E non solo nei suoi confronti, ma anche nei confronti di un altro ragazzo straniero.
A raccontare l’episodio degli insulti razzisti è stata la vice presidente del comitato loanese Sara Canepa. Umar – ha spiegato a IVG – “ha deciso di passare il suo tempo libero aiutando le persone. Per poter accedere e diventare volontario presso la nostra associazione ha portato a termine un lungo percorso di oltre 6 mesi che hanno compreso corsi, esami e tirocinio. È un ragazzo lavoratore, che passa il suo tempo libero aiutando le persone e lo fa sempre con il sorriso, anche quando viene insultato, perché la sua spiegazione fa inorridire: ‘È normale che mi insultino perché io sono nero’. Una frase che racchiude in sé la rassegnazione di un ragazzo solo, lontano dagli affetti”.
I colleghi spiegano che l’insulto “non ha alcuna ragione di esistere e non offende solo lui, ma tutto il Comitato intero che da anni opera sul territorio”.