Strage a Sassuolo: uccide moglie, suocera e i figli di 2 e 5 anni. Poi si toglie la vita
Tragedia familiare a Sassuolo, dove un uomo ha ucciso l’ex moglie, la suocera e due figli di 5 e 2 anni, probabilmente con un coltello, e poi si è tolto la vita. È successo ieri pomeriggio nella cittadina del modenese in un appartamentino di una zona residenziale a ridosso del centro, dove la donna, Elisa Mulas, casalinga quarantaquattrenne di origini sarde, si era trasferita da un paio di settimane insieme con i tre figli. La terza figlia si è salvata solo perché si trovava a scuola, frequenta infatti la prima media.
È stata proprio la ragazzina a lanciare l’allarme: “Non sono venuti a prendermi, ho provato a chiamare ma non risponde nessuno”. Lo zio, che ha le chiavi di casa, si è precipitato con un paio di poliziotti sul posto. “Un orrore, erano tutti fra il piccolo corridoio e la camera da letto, li ha colpiti più volte… non hanno avuto scampo perché la casa è piccola e naturalmente c’è un solo ingresso”, ha raccontato l’inquirente che è entrato in quell’appartamento.
Si tratta della casa della nonna dei bambini, Simonetta, 64 anni, accoltellata a morte anche lei. L’omicida, Nabil Dhahri, dopo aver compiuto la strage si è piantato un coltello nel cuore e l’ha fatta finita. Tunisino di 38 anni, regolare e ben integrato, era dipendente del supermercato Lidl e padre degli ultimi due figli della donna. Secondo quanto raccontato dai testimoni, i rapporti tra i due si erano logorati negli ultimi tempi.
Avrebbe minacciato di morte l’ex moglie, che se n’è poi di casa. Elisa aveva fatto ascoltare un audio a un’amica, Patrizia, nel quale lui le dice che l’avrebbe uccisa se non gli avesse fatto vedere i figli. “Ma lei gli permetteva le viste senza problemi… mi ha detto che dopo questa minaccia era andata al commissariato”, racconta Patrizia.
La vittima si era rivolta anche al centro antiviolenze del Comune di Sassuolo. Pur avendo lasciato quella casa e quell’uomo con cui conviveva da anni, purtroppo per lei, sua madre e i due bambini non c’è stato scampo. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica per i rilievi e per ricostruire la dinamica. “Lui non ha accettato la fine della relazione — dice una vicina di casa —. Qualche giorno fa Elisa mi ha detto proprio che era finita e che lui non si rassegnava”. Pare che Dhahri avesse trascorso un periodo in Tunisia e al rientro volesse vedere i bambini. Un’incomprensione che avrebbe fatto scattare la sua follia omicida, dalla quale è riuscita a salvarsi solo la ragazza che era a scuola, e che in poco tempo si è ritrovata senza una famiglia.