Sanremo, maxi-risarcimento al vigile ripreso in mutande e poi assolto: “Nessuno mi ha chiesto scusa”
![Immagine di copertina](https://www.tpi.it/app/uploads/2024/02/sanremo-vigile-mutande-1-320x168.png)
Sanremo, maxi-risarcimento al vigile ripreso in mutande e poi assolto: “Nessuno mi ha chiesto scusa”
Un risarcimento di 227mila euro. È quello che andrà all’ex agente della polizia municipale Alberto Muraglia, finito al centro delle cronache come il “vigile in mutande”. Dopo essere stato immortalato nel 2015 mentre timbrava il cartellino per andare al lavoro senza pantaloni fu licenziato insieme ad altri 31 colleghi dal comune di Sanremo e la sua foto fece il giro del mondo.
Durante il processo il suo legale, l’avvocato Alessandro Moroni, dimostrò invece che Muraglia inziava a lavorare addirittura in anticipo. Nominato custode del mercato ortofrutticolo di Sanremo, Muraglia si svegliava tutte le mattine alle 5.30 per aprire i cancelli del mercato e controllare che gli spazi fossero vuoti per i banchi degli ambulanti. Poi, alle 6 di mattina, andava a prendere servizio come vigile urbano. Il compito di custode lo svolgeva in cambio dell’alloggio a titolo gratuito nello stabile del mercato, senza alcuna remunerazione in denaro.
In un’intervista al Corriere della Sera, Muraglia ha ricordato di essere stato assolto dal giudice delle udienze preliminari di Imperia e poi anche in appello a Genova nel 2022. Per il licenziamento è stato assolto anche dalla sezione lavoro della corte d’appello di Genova. “Ora posso gridare a tutti che sono stato un agente modello”, ha detto l’ex agente, ricordando che non gli erano state neanche pagate 120 ore di straordinario. Secondo i giudici di Genova, il comune di Sanremo dovrà annullare il provvedimento di otto anni fa e risarcirlo con 227.443,36 euro. Per erogare la somma, sarà necessario ricorrere a un debito fuori bilancio che sarà discusso venerdì prossimo. “Non tornerò mai più in divisa perché subito dopo l’assoluzione non solo nessuno del comune mi ha chiesto ufficialmente scusa ma, addirittura, hanno annunciato che ricorreranno ancora in Cassazione dopo che sono stato assolto con formula piena per l’ennesima volta”, ha detto Muraglia al quotidiano.