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Vergogna a San Siro, urla e calci per la maglia di Frattesi. Tifosa aggredisce un ragazzino 12enne

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Italia-Ucraina, martedì 12 settembre, stadio di San Siro. La partita valida per le qualificazioni di Euro 2024 in Germania si è appena conclusa con la vittoria degli azzurri di mister Luciano Spalletti: 2-1 il risultato finale, con doppietta del neo interista Davide Frattesi. Frattesi si avvicina più degli altri, si toglie la maglia e la lancia verso gli spalti. E qui accade l’incredibile.

Una signora sui trent’anni, pur di strappare la maglia del suo idolo Davide Frattesi si è messa a spintonare e tirare i calci a dei bambini di dodici anni.

“Stavo guardando la partita dal primo anello verde con mio figlio e tutti gli altri ragazzini dell’Aldini (società di calcio satellite del Milan ndr ) e come sempre, allo scadere del 90’, sono scesi vicino alla barriera per salutare i calciatori” racconta Giada Maslovaric, uno tra i tanti genitori presenti “Fin qui tutto normale. L’episodio vergognoso si verifica quando Frattesi, avvicinandosi, lancia la maglia tra il pubblico. Uno dei calciatori del nostro gruppo riesce a prenderla e a quel punto si scatena il parapiglia. Una donna sui trent’anni comincia a strattonare i ragazzi e addirittura a tirare i calci. A quel punto il povero malcapitato la lascia. E ha fatto bene aggiungo io. Perché contro l’ignoranza non ha senso fare braccio di ferro”.

La signora, resasi protagonista della baraonda e fan del centrocampista dell’Inter – “Aveva un cartello con scritto “Frattesi mi dai la maglia?“” – ha bloccato sui social tutti i genitori che hanno assistito all’episodio e che con modi garbati hanno cercato di farle notare che non solo i bambini erano rimasti piuttosto sconvolti dal suo atteggiamento ma che l’episodio era stato altamente diseducativo. Un confronto , dunque, che non c’è stato, così come le scuse pubbliche. Non pervenute. La speranza, al momento, malgrado non si possa tornare indietro, è che la vicenda arrivi alle orecchie del centrale dell’Inter, che potrebbe rimediare e regalare una piccola soddisfazione al bambino che si è visto soffiare di mano la maglia.

La maglietta arriva in un punto in cui erano sopraggiunti alcuni allievi della scuola calcio dell’Aldini, tutti under 12. Ma in quello stesso punto ‘stazionava’ una donna. Come si vede dalle immagini qui sotto, uno dei ragazzini afferra la maglia ma, a quel punto, la donna aggredisce il giovanissimo con calci e strattoni, per strappargliela. Conquistata la maglia, se ne va tranquillamente.

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