Saman Abbas, trovati i resti di un cadavere vicino alla casa della 18enne uccisa: “Forse il padre ha confessato”
Saman Abbas, trovati i resti di un cadavere vicino alla casa della 18enne
I resti di un cadavere nascosti all’interno di un sacco nero sepolto a due metri sotto terra sono stati trovati in un casolare di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, a pochi metri dall’abitazione di Saman Abbas, la 18enne scomparsa il 30 aprile del 2021 e probabilmente uccisa dai suoi parenti, che si opponevano a una relazione intrapresa dalla giovane che aveva rifiutato un matrimonio combinato.
Sul luogo sono accorsi i Ris di Parma, che ora dovranno accertare se il cadavere è effettivamente quello della ragazza, il cui padre è stato arrestato proprio alcuni giorni fa in Pakistan dove si era rifugiato poco dopo la scomparsa della figlia.
Saman: I resti erano sotterrati all’interno di un casolare abbandonato a poche centinaia di metri dalla casa dove viveva la famiglia a #Novellara. Sono stati rinvenuti ieri sera dai Carabinieri di #ReggioEmilia e di #Guastalla. In corso rilievi dei RIS di #Parma.#chilhavisto pic.twitter.com/3iIg3D42Wb
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) November 19, 2022
Secondo l’avvocato che difende il fidanzato di Saman Abbas potrebbe essere stato proprio il padre della 18enne a confessare dove era stato nascosto il cadavere della giovane dal momento che la zona era già stata perlustrata nei mesi scorsi.
“Aspetteremo gli esami scientifici e poi potremo andare a colpo sicuro. Il mio pensiero, è solo un’ipotesi logica, è che sia stato il padre in Pakistan a indicare il luogo” rivela all’Ansa il legale Claudio Falleti.
“L’arresto di pochi giorni fa mi fa pensare a una confessione” ha aggiunto l’avvocato, secondo cui, una volta appresa la notizia, il fidanzato della giovane “è rimasto in un silenzio attonito”.
“L’epilogo di questa vicenda era facilmente prevedibile. Sentire, però, che un cadavere è stato disotterrato a 100 metri dall’abitazione degli Habbas produce rabbia e tristezza cupa che prendono il posto di qualunque valutazione professionale” è invece il commento di Barbara Iannuccelli, legale dell’associazione Penelope, che si è costituita parte civile nel processo sul presunto delitto di Saman Abbas.