Saman Abbas, arrestato a Parigi lo zio Danish Hasnain: “È la mente di questo progetto criminoso pazzesco”
Saman Abbas, arrestato a Parigi lo zio Danish Hasnain: “È la mente di questo progetto criminoso pazzesco”
È stato arrestato nella periferia di Parigi Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa a fine aprile da Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dopo essersi opposta a un matrimonio combinato con un cugino.
Hasnain, indagato insieme ad altri quattro parenti per l’omicidio della ragazza, è ritenuto la mente di un progetto criminoso definito dagli inquirenti “pazzesco”.
Il 33enne non aveva documenti con sé al momento del suo arresto, avvenuto stamattina in un appartamento di rue de Bastion, nel quartiere di Garges-les-Gonesse in esecuzione di un mandato di arresto europeo, ma sarebbe stato riconosciuto da un neo sul volto. L’uomo sarebbe stato rintracciato attraverso il monitoraggio di profili social e si trovava insieme ad alcuni connazionali, estranei alla vicenda.
“Siamo molto soddisfatti, il suo arresto è fondamentale perché ci consentirà di avere una versione dei fatti, sempre che la voglia rendere, e delle indicazioni anche su dove si trova il corpo di Saman”, ha detto la procuratrice di Reggio Emilia Isabella Chiesi, affermando che potrebbero essere necessari fino a dieci giorni per trasferire Hasnain dalla Francia. “Riteniamo che fosse la mente di questo progetto criminoso pazzesco”, ha detto Chiesi, ipotizzando di mettere a confronto le sua versione con quella dell’altro indagato già in carcere, il cugino 28enne Ikram Ijaz, anche lui arrestato in Francia a fine maggio, nella speranza di ottenere indicazioni su dove si trovi il corpo della ragazza.
La ragazza è scomparsa la sera del 30 aprile, lo stesso giorno in cui i suoi parenti si erano riuniti nel casolare bianco a Novellara, in cui viveva la famiglia degli Abbas, per discutere delle modalità con cui avrebbero avrebbero fatto sparire il corpo della 18enne, per essersi ribellata a un matrimonio combinato con un cugino di 11 anni più grande.
Lo zio, assieme a due cugini della ragazza, è stato anche ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre scavavano una fossa in cui gettare il cadavere nei pressi del casolare di Novellara già il 29 aprile, il giorno prima della scomparsa.
Hasnain è stato anche accusato dell’omicidio direttamente dal fratello 16enne della vittima. “Secondo me l’ha uccisa strangolandola, anche perché quando è venuto a casa non aveva nulla in mano”, ha testimoniato. In un messaggio inviato da Hasnain, considerato incriminatorio dall’accusa, Hasnain aveva inoltre scritto: “Abbiamo fatto un lavoro fatto bene”.
Oltre allo zio Hasnain e al cugino Ijaz, già arrestati, sono ricercati per l’omicidio anche i genitori della ragazza Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, entrambi partiti per il Pakistan, e Nomanhulaq Nomanhulaq, un altro cugino della vittima.