Salvini insulta il videomaker che ha immortalato suo figlio sulla moto d’acqua: “Vada a riprendere i bimbi in spiaggia”
Un violento botta e risposta tra Matteo Salvini e Valerio Lo Muzio, videomaker di Repubblica
Salvini insulta il videomaker di Repubblica: “Vada a riprendere i bambini in spiaggia”
Il vice premier Matteo Salvini riempie di insulti il videomaker che ha immortalato suo figlio su una moto d’acqua della Polizia lo scorso 30 luglio. La conferenza stampa organizzata per chiarire l’episodio allo stabilimento Papeete Beach si trasforma così in un violento botta e risposta tra Matteo Salvini e Valerio Lo Muzio, videomaker di Repubblica.
La conferenza stampa
Nel corso della conferenza il segretario del Carroccio ha risposto in modo piccato al giornalista che lo stava incalzando con alcune domande.
“Lei che è specializzato – ha detto il vicepremier Salvini, rispondendo alle domande di Valerio Lo Muzio – vada a riprendere i bambini, visto che le piace tanto. I figli devono essere tenuti fuori dalla polemica politica, attaccate me, lasciate stare mio figlio”.
Anche l’ordine dei giornalisti aveva invitato lo stesso leader della Lega a giustificare l’atteggiamento minatorio di due uomini della sua scorta nei confronti del giornalista videomaker. Eppure non c’era nessun riferimento al figlio e le polemiche erano sull’uso improprio di mezzi della Polizia.
Salvini e gli insulti al videomaker
La replica piccata di Salvini si è conclusa con pesanti accuse al giornalista. Il leader della Lega cade un’altra volta nella volgarità attaccando Valerio Lo Muzio e venendo meno anche alle sue vesti di ministro e rappresentante delle istituzioni. Il tutto davanti alla platea di gente e giornalisti accorsi al Papeete Beach per assistere alla sua conferenza stampa.
Domande senza risposta
In fondo, la domanda del giornalista di Repubblica era molto precisa: Lo Muzio aveva chiesto a Matteo Salvini di spiegare chi fossero i due uomini che martedì scorso lo hanno pedinato e impedito di effettuare le riprese.
Domanda non gradita dal Ministro che è passato al contrattacco con quelle parole al vetriolo. Poi ha anche proseguito: “Andiamo insieme in pedalò, visto che sei maggiorenne ti posso invitarti”.