Salvini a Firenze oggi domenica 19 maggio | Orari | Protesta, scontri e cariche con la polizia
Salvini Firenze 19 maggio 2019 | Orari domenica | Protesta oggi | Foto
Salvini Firenze 19 maggio – Oggi domenica 19 maggio, alle ore 21:00 di sera, il ministro dell’Interno Matteo Salvini sarà a Firenze in piazza Strozzi, in pieno centro. È la terza volta nel corso degli ultimi 45 giorni. Il vicepremier torna a Firenze per intervenire a sostegno del candidato sindaco di centrodestra Ubaldo Bocci.
Già nel corso del secondo pomeriggio diversi manifestanti sono scesi in piazza a Firenze per l’arrivo di Salvini. Alle 20:00 è iniziata una contromanifestazione in piazza della Repubblica per contestare il ministro dell’Interno. La polizia, che ha dispiegato un ingente numero di uomini sul campo, si è scontrata con i manifestanti. Ci sono state cariche e scontri.
Circa un migliaio di persone si è infatti radunato in piazza Repubblica, a circa 100 metri da piazza Strozzi dove alle 21 è previsto il comizio del vicepremier e leader della Lega. I manifestanti hanno già cercato tre volte di sfondare il cordone delle forze dell’ordine. La polizia ha già effettuato tre cariche di alleggerimento.
Nella giornata di ieri i sostenitori della candidata Antonella Bundu, che si oppone a Bocci, hanon manifestato a Palazzo Vecchio con uno striscione che recitava: “Ora scala questo #Zorro49”. In piazza dei Ciompi invece tre lenzuoli e in via Reginaldo Giuliani la scritta “Lega, Salvini e… lascialo così”. E, infine, Piazza Strozzi decorata con uno striscione firmato dagli studenti della Scuola Normale: “Il razzismo non è normale”.
Tra i partecipanti alla contromanifestazione per contestare Salvini oggi a Firenze ci saranno fra gli altri: Iniziativa Antagonista Metropolitana, Collettivo Universitario Autonomo, Collettivo Antagonista Studentesco e Collettivo femminista Spine nel fianco. Questo il loro comunicato: “Saremo in piazza per respingere una propaganda oscena fatta sui cadaveri dei migranti morti in mare, contro un governo impegnato a fare la guerra ai migranti e ai diritti delle donne, contro chi aizza guerre tra poveri e tutela i soliti interessi. Insomma, un ministro forte con i deboli e debole con i forti”.
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