Salerno, panettiere ucciso e fatto a pezzi. Moglie e figli accusati di omicidio
Il 30 luglio la moglie di Ciro Palmieri, panettiere a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, aveva denunciato la scomparsa del marito. Ma l’uomo era già morto. Proprio la donna, Monica Milite, e i figli – uno di 15 anni – sono stati fermati questa mattina con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e occultamento di cadavere. I carabinieri di Giffoni Valle Piana insieme ai militari della compagnia di Battipaglia hanno eseguito i provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla procura di Salerno. Un altro figlio minorenne della coppia ha assistito all’omicidio.
Il racconto della donna aveva insospettito sin da subito gli uomini dell’Arma. Per questo motivo era stato sequestrato l’impianto di videosorveglianza dell’abitazione oltre ad altre telecamere interne. Le riprese erano state già sovrascritte, ma un consulente tecnico è riuscito a recuperare le immagini che hanno fatto luce sulla vicenda. La procura ha definito “agghiacciante e cruento” quanto è accaduto.
L’uomo, infatti, è stato aggredito da moglie e figli che hanno usato diversi coltelli per ucciderlo infierendo contro l’uomo anche quando era già a terra. Lo hanno accoltellato ripetutamente. Un altro figlio di 11 anni ha assistito alla scena. Al cadavere successivamente è stata amputata una gamba ed è stato chiuso dentro buste di plastica. Gli indagati hanno occultato il corpo.
Al momento sono in corso le attività di recupero con l’aiuto dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino. La donna e i ragazzi hanno indicato in quale punto hanno gettato il cadavere: in un dirupo tra le montagne di Giffoni Valle Piana. Mercoledì prossimo verrà eseguita l’autopsia.
“Questa è una di quelle giornate che un’intera comunità non vorrebbe vivere mai. C’è tanto sgomento per un dramma, uno choc per una Città dai principi sani, dai valori forti e puri come i nostri. La notizia di questa mattina mi ha lasciato un grande dolore”, ha scritto su Facebook il sindaco di Valle Piana, Antonio Giuliano. E ha aggiunto: “Pensare che la nostra Giffoni e in particolar modo la tranquillità di una frazione come quella di Curticelle possa venir scossa in maniera così atroce lascia veramente tanto dolore e rammarico, con un gesto lontano anni luce da quanto la mente umana possa anche soltanto immaginare. E’ difficile trovare parole in questo momento, credetemi. Desidero ringraziare le autorità competenti per il lavoro che hanno fatto in queste settimane per far venire a galla la verità”.