Donna trans manganellata a Milano, Sala: “Sugli agenti aperto procedimento disciplinare”
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato l’avvio di un procedimento disciplinare contro gli agenti di polizia locale denunciati dalla donna trans manganellata e colpita con spray urticante durante un arresto. “Il Comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, dopo aver raccolto informazioni, mi ha formalmente presentato un quadro più preciso dell’accaduto e ciò mi porta a confermare la valutazione del primo momento”, ha spiegato in una nota.
“Ritengo sia doveroso l’avvio del procedimento disciplinare di pertinenza dell’Amministrazione comunale – ha aggiunto – in attesa che l’Autorità Giudiziaria completi valutazioni più approfondite e intervenga con i provvedimenti di sua competenza”. Immediatamente dopo aver visto le immagini delle manganellate, circolate molto in un video diventato presto virale, il primo cittadino aveva descritto il comportamento degli agenti come “grave e non in linea con il modus operandi dei tanti ‘ghisa’ che quotidianamente si impegnano con dedizione” per la città. Per questo motivo il Comune ha deciso di mettere in atto un procedimento disciplinare nei confronti dei responsabili.
Nella giornata di ieri la procura di Milano ha aperto un’inchiesta ipotizzando anche il reato di tortura: la donna ha infatti denunciato gli agenti per lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione e dalla discriminazione, oltre che per minacce gravi e, appunto, tortura. La querela fa riferimento a quanto sarebbe accaduto dopo le manganellate: “Venne tenuta chiusa dentro l’auto dei vigili almeno 20 minuti” dopo che le avevano spruzzato “in faccia lo spray al peperoncino”, fa sapere la legale della donna, Debora Piazza.