Roma, sequestra il figlio di cinque anni e fa credere all’ex compagna di averlo ucciso in un cantiere
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Roma, sequestra il figlio di cinque anni e fa credere all’ex compagna di averlo ucciso in un cantiere
Un uomo ha prima rapito e poi inscenato l’uccisione di suo figlio di cinque anni a Roma dopo una lite con l’ex compagna. La drammatica vicenda che ha visto protagonista un uomo di 34 anni originario del Perù, si è conclusa venerdì scorso dopo due giorni di intense ricerche della polizia che hanno portato all’arresto dell’uomo e al ricongiungimento del bambino con la madre.
L’uomo aveva tentato di ricattare l’ex compagna per ottenere una confessione sulle motivazioni della loro separazione, arrivando a inviare su WhatsApp le foto del figlio a terra in un cantiere. Il 34enne, che aveva rapito il piccolo dopo una discussione avvenuta la sera di mercoledì 25 agosto, aveva fatto credere alla donna di aver ucciso il figlio e di averne nascosto il corpo, facendo poi perdere le sue tracce. È stato trovato dalla polizia all’interno di un fabbricato del quartiere San Basilio, insieme a un amico, che dovrà rispondere del reato di favoreggiamento personale, e al bambino, che affamato e scosso, ha chiesto immediatamente di poter tornare dalla madre. L’uomo arrestato in flagranza per il reato di sequestro di persona, è stato accompagnato in carcere.