Roma, piazza del Popolo gremita per lo sciopero generale di Cgil e Uil: “È l’inizio della battaglia”
Con lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil (assente la Cisl) piazze gremite e messaggi molto chiari contro la manovra economica considerata “insoddisfacente”: “Siamo fuori tempo massimo? No, siamo all’inizio di questa battaglia” ha detto Maurizio Landini.
Cosa chiedono i sindacati?
“Noi non ci fermiamo – ha detto il segretario della Cgil – noi una vera riforma fiscale la vogliamo, una vera riforma delle pensioni la vogliamo, cancellare la precarietà lo vogliamo, nuove politiche industriali rispettose dell’ambiente le vogliamo, il diritto alla sanità pubblica. Per noi questo è l’avvio. E una partecipazione come oggi che riempie le piazze con le persone che, nonostante la difficoltà e la crisi, sono pronte a battersi, è un elemento che ci invita a continuare con forza”.
“L’adesione dell’80% dei metalmeccanici allo sciopero – ha dichiarato la leader Fiom, Francesca Re David – dice che i lavoratori sono convinti delle ragioni del sindacato. Si tratta di un dato significativo che parla del malessere sociale di chi non si sente rappresentato”.
Questo non è uno sciopero ‘contro’, – ha chiarito il segretario della Uil Pierpaolo Bombrdieri – ma ‘per’. Abbiamo indetto lo sciopero per una manovra fiscale più equa e per dare risposte a precarietà sul lavoro e per avere risposte sullo stato sociale in questo Paese, non solo sulla pensione. Abbiamo proclamato sciopero per avere risposte più precise dal governo e sapere le risorse su questi temi”.
La politica
Dalla politica arrivano due posizioni diverse. Per Matteo Salvini “siamo davanti a uno sciopero-farsa contro l’Italia e i lavoratori, la Cgil ci aiuti a ricostruire il Paese anziché bloccarlo”. Giuseppe Conte, invece, si augura che “non ci sia nessuno scollamento con il Paese. Stiamo vivendo una situazione difficile, chiaramente c’è un malessere diffuso che la classe politica non può trascurare. Il M5S continua a favorire il dialogo, la coesione sociale è importantissima, e quindi la settimana prossima incontrerò i sindacati e le associazioni di categoria per capire le loro ragioni”.
Da Landini che partecipa alla manifestazione a piazza del Popolo a Roma è arrivato anche l’avvertimento alla politica: “Sta aumentando la distanza tra il palazzo della politica e il Paese. Noi diamo voce al disagio sociale che c’è nel Paese. Abbiamo bisogno di prendere la parola e farebbe bene chi è in Parlamento ad ascoltarci”.
A Milano il corteo è partito intorno alle 10.30. All’Arco della Pace si alterneranno gli interventi dei delegati nazionali e regionali, e quelli degli attivisti. L’evento ‘Insieme per la Giustizia’ si dovrebbe concludere intorno alle 12.30. Interverranno in collegamento dalla manifestazione di Roma anche Bombardieri e Landini.