Roma, la foto ricordo con saluto romano degli ex studenti del De Merode. Il preside: “Possibili azioni legali”
Alcuni ex studenti del San Giuseppe de Merode, tra i licei privati più prestigiosi e noti di Roma, hanno pensato bene di farsi scattare una foto mentre facevano il saluto romano. Secondo quanto riporta La Repubblica, il fatto sarebbe avvenuto qualche giorno fa, lo scorso 8 dicembre, davanti all’ingresso della scuola. Non contenti, evidentemente fieri di quella che magari considerano una semplice “goliardata” e che invece è qualcosa di molto serio, i membri del gruppetto hanno fatto circolare l’immagine, che è rimbalzata ovunque, scatenando scalpore.
Saluto romano nel prestigioso liceo della capitale, la foto ricordo degli ex studenti https://t.co/Ae0GydNook
— Repubblica (@repubblica) December 11, 2022
Il De Merode, uno dei licei più prestigiosi della Capitale, frequentato dai figli della Roma bene, ogni 8 dicembre – festività dell’Immacolata Concezione – apre le porte ai suoi ex allievi per la messa del mattino. I ragazzi si riuniscono prima all’interno dell’istituto per poi spostarsi tutti assieme, verso piazza di Spagna per assistere alla venerazione del Papa per la madonnina dell’Immacolata.
I tredici ex studenti quindi, prima di assistere alla cerimonia con Papa Francesco, hanno compiuto questo gesto ignobile, da cui il dirigente scolastico Alessandro Cacciotti si è dissociato duramente: “Il San Giuseppe De Merode stigmatizza con indignazione la foto dei ragazzi, che non sono più suoi alunni, fatta davanti al suo edificio e si dissocia completamente dall’ideologia fascista – ha detto -. L’Istituto è ‘House of Life’ e un suo direttore ha inscritto il suo nome tra i ‘Giusti delle Nazioni’. Diffidiamo gli autori affinché rimuovano la foto, ci riserviamo di portare avanti eventuali azioni legali”.
Durante la seconda guerra mondiale l’allora direttore del De Merode, Sigismondo Ugo Barbano, salvò 40 ebrei perseguitati dai nazisti. Insomma, si tratta di un’istituzione che negli anni si è distinta contro l’antisemitismo. Per questo il gesto, legato all’ideologia nazista e fascista, sta facendo ancora più rumore.