Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:44
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Roma, mutilavano i cadaveri del cimitero di Prima Porta: 16 a processo. L’Ama: “Danni per 500mila euro”

Immagine di copertina

Roma, mutilavano i cadaveri del cimitero di Prima Porta: 16 a processo. L’Ama: “Danni per 500mila euro”

Mutilavano i corpi dei defunti per gettarli nell’ossario comune. Sotto accusa 16 persone, tra dipendenti dell’Ama e impresari funebri, che offrivano alle famiglie un’alternativa a buon mercato per evitare i costi della cremazione. Gli imputati andranno a processo con l’accusa di truffa e vilipendio di cadavere, per i fatti risalenti avvenuti al cimitero romano di Prima Porta, tra gennaio e febbraio del 2020.

La stessa Ama ha deciso di costituirsi parte civile, chiedendo un risarcimento da mezzo milione di euro per il “gravissimo danno economico diretto e indiretto, oltre che d’immagine, che gli imputati hanno recato alla società”, hanno detto i legali della municipalizzata romana dei rifiuti, a cui compete anche il servizio di gestione dei cimiteri.

A incastrare gli accusati sono state le telecamere nascoste dagli inquirenti tra i vasi di fiori dei loculi, che hanno ripreso alcuni dipendenti di Ama mentre mutilavano i cadaveri. Gli imputati proponevano alle famiglie una soluzione a basso costo al problema del trasferimento dei resti dei loro cari, che dopo 30 anni devono essere spostati dai loculi, per finire spesso nell’ossario comune. Nei casi in cui il corpo si è conservato, i familiari devono sostenere i costi della cremazione, che possono superare i mille euro. Alle famiglie veniva invece offerta un’altra possibilità molto meno onerosa, con una spesa totale di 300 euro.

Il metodo, di cui i famigliari del defunto erano tenuti all’oscuro, prevedeva la mutilazione dei cadaveri, che venivano così gettati nell’ossario comune senza dover ricorrere alla cremazione.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Gruppo FS: piano Milano-Cortina 2026, Frecciarossa a Milano Malpensa e collegamenti potenziati
Cronaca / RFI (Gruppo Fs), passante AV di Firenze: “Marika” ha raggiunto la nuova stazione AV di Belfiore
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Gruppo FS: piano Milano-Cortina 2026, Frecciarossa a Milano Malpensa e collegamenti potenziati
Cronaca / RFI (Gruppo Fs), passante AV di Firenze: “Marika” ha raggiunto la nuova stazione AV di Belfiore
Cronaca / Famiglia nel bosco, la relazione dei servizi sociali: "I bambini hanno paura della doccia"
Cronaca / Milano, 21enne accoltellato per strada: è grave
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Cronaca / Aosta, chiede aiuto ai carabinieri poi li investe più volte: ferito gravemente un appuntato di 41 anni
Cronaca / Famiglia nel bosco, la figlia Utopia Rose: "Ci piace stare insieme"
Cronaca / Savona, camion la investe e la trascina per 60 metri: muore studentessa di 22 anni
Cronaca / Firenze, trovato morto nel baule di casa: era lì da due anni. Indagati madre e fratelli