Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Roma, la libreria di Tor Bella Monaca rischia di chiudere: “Unico presidio culturale in 40 anni di storia”

Immagine di copertina

Alessandra Laterza è una libraia appassionata. Ogni mattina a partire da maggio del 2018 apre la serranda della libreria “Le Torri” di Tor Bella Monaca, quartiere periferico nell’area est di Roma, per accogliere il pubblico della zona e chi arriva da ogni lato della capitale per partecipare a presentazioni ed eventi culturali – 337 in quattro anni – testimoniando una storia diversa da quella normalmente associata al quartiere, e cioè quella di una piazza di spaccio. “Grazie a noi, prima e unica libreria aperta in 40 anni di storia, Tor Bella Monaca è diventato anche un luogo da raccontare al resto di Roma”, racconta Laterza a TPI.

Ma ora “Le Torri” rischia di chiudere. Il 6 marzo scorso è arrivata la notifica di sfratto dopo che un anno prima il proprietario dell’immobile aveva alzato il canone mensile da 1.200 a 1.500 euro, al termine dei primi mesi di pandemia che avevano già svuotato le casse del locale. Spese a cui Laterza non è riuscita a star dietro. E ora il debito accumulato è di 13mila euro. “Nel 2020, mentre nei locali limitrofi si abbassavano gli affitti, il nostro è rimasto invariato. Per pagarlo, nonostante fossimo chiusi, ho fatto consegne a domicilio e ogni tipo di lavoro, ma riuscivo a racimolare solo il minimo per sopravvivere e pagare qualche bolletta. Dopodiché ad aprile del 2021 ho ricevuto l’annuncio dell’aumento ed è stato impossibile sostenere l’incremento della quota”, racconta Laterza.

Per sanare il debito l’associazione culturale nata in seno alla libreria, LibriAmo TorBella, ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe, che ha già raggiunto quota 6.500 euro. Ma ripagarlo non basterà a tenere in piedi il progetto nel medio e lungo termine se il canone resterà lo stesso. “È impossibile continuare a questo prezzo”, spiega Laterza. “Il problema non è la non vendita dei libri, perché ne vendiamo, il problema sono le spese onerose che si sostengono. Anche Feltrinelli e Mondadori in un quartiere diverso da questo non potrebbero permettersi 1.500 euro di affitto. Un canone che qui è ancora più gravoso e fuori mercato, perché non ci sono altri locali con un affitto così alto”.

Quella della libreria, spiega Laterza, non è solo un’attività commerciale, ma “un presidio per tutto il quartiere“. E in questi giorni è stato investito da un’ondata di solidarietà: domenica 2 aprile ospiterà l’evento “Salviamo la libreria” a cui parteciperà il mondo dell’informazione insieme ad autori, scrittori e sostenitori del progetto, tra cui il deputato del Pd Massimiliano Smeriglio, che ha promosso dal primo momento la campagna di raccolta fondi. “Qui si fa tanto e il fatto di non poterlo più fare è il nostro cruccio. Non vivo qui ma dal 2018 ci vengo tutti i giorni. È una scelta”, spiega ancora la libraia, a cui l’anno scorso è stata assegnata la scorta dopo le minacce ricevute online dai sostenitori di Giorgia Meloni, di cui Laterza si è rifiutata di vendere il libro.

Daremo fuoco a te e alla tua libreria“, recitava uno dei tanti messaggi ricevuti nel corso dei mesi, spesso firmati con pseudonimi che rimandavano al ventennio fascista, tra cui quello di Benito Mussolini. Ora Laterza attende ancora le scuse della leader di Fratelli d’Italia. “Da Meloni mi sarei aspettata che imponesse la volontà di contrastare la violenza che mi è stata riservata come donna, mi aspetto le scuse per quello che la comunità politica che la rappresenta ha messo in essere sui social. Da lei ci aspettiamo che dica che la violenza contro le donne va sempre combattuta“, spiega.

Ma a minacciare la sua attività adesso è il costo dell’affitto. Laterza vuole “trovare la forza di andare oltre”, come ha fatto all’inizio del 2018, quando ha deciso di aprire la libreria nonostante l’amica e collega con cui aveva lavorato al progetto sin dal 2017, la giornalista Rai Elisa Costanzo, era venuta a mancare dopo aver lottato contro il cancro. Con la stessa motivazione e coraggio ora vuole superare l’ennesimo ostacolo. “Se non saranno più queste mura sarà un altro civico, ma sempre a Tor Bella Monaca e sempre con le stesse persone ad animarla”, assicura.

 

 

 

Ti potrebbe interessare
Cronaca / La presidente delle Comunità Ebraiche Italiane contro il Papa: “Ora è difficile invitarlo in sinagoga”
Cronaca / Misterioso furto a Manfredonia: rubati 70 metri di binari
Cronaca / Lutto nell’alta moda: Rosita Missoni è morta a 93 anni
Ti potrebbe interessare
Cronaca / La presidente delle Comunità Ebraiche Italiane contro il Papa: “Ora è difficile invitarlo in sinagoga”
Cronaca / Misterioso furto a Manfredonia: rubati 70 metri di binari
Cronaca / Lutto nell’alta moda: Rosita Missoni è morta a 93 anni
Cronaca / Milano: ragazza di 22 anni denuncia: "Violentata nella notte di Capodanno"
Cronaca / Bari: neonato trovato morto nella culla termica di una chiesa
Cronaca / Brescia, fermato un ragazzo di 19 anni per l’omicidio del 42enne durante il party di capodanno
Cronaca / Calciatore ex Genoa: "Picchiato sull'aereo dalla Polizia italiana". Era sulla black list di Israele
Cronaca / 1 gennaio 2025, supermercati e negozi aperti o chiusi oggi, Capodanno
Cronaca / È morto a 59 anni il chitarrista e cantautore Paolo Benvegnù
Cronaca / Incendio in un appartamento a Torino: muore una ragazza di 25 anni