“È arrivata la bolletta”: manichino impiccato contro il caro energia nella vetrina di un bar di Roma
Il titolare di un bar ha appeso in vetrina un manichino impiccato dopo aver ricevuto la bolletta della luce di due mesi, pari a 2.600 euro. “È la bolletta relativa a giugno e luglio”, afferma la proprietaria del locale di San Giovanni. E la colpa sarebbe dei condizionatori. “Ma mica potevamo morire di caldo e peggio ancora far soffrire il caldo ai clienti. Fatto sta che nello stesso periodo dell’anno scorso la bolletta, seppur cara, si era fermata a 900 euro. Capisce? È triplicata”, racconta ai cronisti. Così le è venuta l’idea di appendere un manichino che mostra il cartello: bolletta triplicata.
“Ho dovuto aumentare di 10 centesimi il caffè. Non più un euro ma uno e dieci. Molti clienti si sono lamentati, insomma me l’hanno fatto notare. Ed io contro il caro bolletta ho risposto col manichino. Un po’ di humor nero”, racconta ancora. Ma non è solo la bolletta della corrente a preoccupare la barista. “Ci sono rincari ovunque. Intanto pago 3mila euro di affitto, più 400 euro al mese per ripianare gli arretrati per pagare l’affitto che non sono riuscita a saldare nel periodo del Covid. Faccia lei…“.
“Il risultato? Prima eravamo aperti anche a cena, ma ho dovuto licenziare i dipendenti. Troppe spese. E ora conduciamo l’attività in tre: io, mia figlia e il fidanzato. Ho acquistato la licenza nel periodo pre Covid, quattro cinque mesi prima. Dobbiamo andare avanti per forza. Il manichino è con noi”, racconta a Canale 10.