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Roma, la 22enne salvata da uno stupro parla all’eroe sconosciuto: “Vorrei ringraziarlo, mi ha detto ‘è tutto finito'”

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“Sono ancora sotto shock – racconta a Repubblica la 22enne studentessa fuorisede iscritta al secondo anno della facoltà di Sociologia – sabato ero andata a San Lorenzo con alcuni amici, verso le due del mattino mi sono allontanata dal gruppo insieme a un’altra ragazza per fare pipì, i locali erano tutti chiusi”.

Alessandra è stata aggredita da un uomo armato di cacciavite nella notte di sabato a San Lorenzo, un quartiere di Roma. L’aggressore, un 42enne di origine marocchina, aveva provato a violentarla in una via laterale verso le due di notte. L’intervento di un passante ha impedito che ciò avvenisse.

“Tornerò a San Lorenzo, ma non da sola. Se sei una ragazza a Roma non puoi girare sola la sera”. L’uomo “non ha esitato ad aggredire una ragazza sulla pubblica via per dare sfogo alle sue pulsioni sessuali”, ha ravvisato ieri il tribunale di Roma in sede di convalida dell’arresto per violenza sessuale, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Quell’uomo “mi ha presa alla sprovvista, mi ha puntato un cacciavite alla gola, non ho avuto neanche la forza di urlare – dice – Ero terrorizzata. Poi è arrivato questo ragazzo, si è avvicinato e ha chiesto se ci conoscevamo. Lui ha detto di “si”, io ho risposto di “no””. Così il ragazzo è intervenuto e ha messo in fuga l’aggressore.

Il giovane eroe ha chiamato il 112 dal cellulare dell’amica di Alessandra: “L’ho fatto scappa’, spero per lui che non torni”, ha detto alle forze dell’ordine. “Poi mi ha abbracciata – ricorda Alessandra – mi ha detto: “Tranquilla è tutto finito””.

Il 42enne è stato rapidamente localizzato e portato in commissariato.

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