Roby Facchinetti e la rapina nella sua villa di Bergamo: “Per 35 minuti in balia dei banditi”
Roby Facchinetti e la rapina nella sua villa di Bergamo
Roby Facchinetti dopo essere stato vittima di una rapina nella sua villa ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook. “Cari amici — ha scritto il cantante —, avrete appreso dai media della vicenda che ha riguardato me e la mia famiglia. Sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita. Voglio però tranquillizzarvi. Stiamo tutti bene. Non posso rivelare altro, sono in corso le indagini, ma vi ringrazio per la vicinanza che mi state dimostrando. Un abbraccio”.
Il colpo è avvenuto domenica (29 gennaio 2023) alle ore 20,50, in un orario in cui la villa era accessibile. Si trova ai piedi di Città Alta, a pochi passi dallo stadio di Bergamo. Tre banditi hanno fatto irruzione semplicemente scavalcando la recinzione del giardino, tra faggi e folte conifere, e passando da una porta che, come d’abitudine, non era chiusa a chiave. In casa, c’erano il cantautore, la moglie Giovanna Lorenzi, il figlio Roberto e la compagna, mentre l’ultimogenita Giulia, che pure abita in uno degli appartamenti, era fuori con il marito e i due bambini. I rapinatori indossavano passamontagna e in quell’interminabile mezz’ora hanno ripetutamente puntato le pistole contro i Facchinetti: “Dateci i soldi o vi ammazziamo”, il succo delle minacce. Non si sono accontentati dei soldi e dei gioielli che la famiglia ha consegnato loro subito, sostanzialmente tutto ciò che avevano a portata di mano. Ma hanno insistito per ottenere di più, come se avessero un’idea piuttosto precisa di ciò che potevano trovare.
Questo dettaglio, unito al sospetto che ben sapessero come intrufolarsi senza problemi attraverso la porta aperta, fa dubitare che esista un qualche legame con la villa o con persone che l’hanno frequentata. Al lavoro, anche sulle telecamere, ci sono i poliziotti della Squadra mobile, per ora coordinati dal procuratore aggiunto Maria Cristina Rota, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per rapina pluriaggravata: erano più malviventi, a volto coperto e armati.