Rinasce L’Unità: ecco chi è il nuovo direttore
Rinasce L’Unità: ecco chi è il nuovo direttore
Rinasce (ancora una volta) L’Unità. Lo storico quotidiano politico fondato nel 1924 da Antonio Gramsci è stato acquisito dal Gruppo Romeo, che ha scelto come nuovo direttore della testata Piero Sansonetti, attualmente direttore de Il Riformista. L’intenzione di Sansonetti è quella di riportare l’Unità in edicola già da inizio 2023, motivo per cui starebbe cercando un sostituto a cui cedere la guida de Il Riformista.
Il suo ritorno al giornale di Gramsci è un tuffo nel passato: Sansonetti era entrato all’Unità nel 1975, dove era rimasto per trent’anni. Un lunghissimo periodo, durante il quale ha ricoperto prima il ruolo di vicedirettore e poi quello di condirettore.
L’Unità si trovava in concordato al tribunale fallimentare di Roma. Il Gruppo Romeo e Sansonetti hanno vinto la gara offrendo 910mila euro contro i 900mila offerti dalla Fondazione Gramsci, intenzionata ad acquisire il giornale. L’operazione di acquisizione dello storico quotidiano politico non prevede, tuttavia, alcun obbligo nei confronti dei giornalisti della redazione rimasta in carica fino al 2017 – anno del fallimento della testata.
Giornalisti senza protezione sociale
Il Comitato di redazione (Cdr) de L’Unità, alla notizia dell’acquisizione della testata da parte del Gruppo Romeo e Sansonetti ha dichiarato ad AffariItaliani che: “Da tempo abbiamo perso le parole per definire, raccontare, una condizione allucinante, umiliante. Una vicenda che da tempo ha ormai travalicato la red line della vergogna”.
I giornalisti e i poligrafici della redazione de L’Unità, infatti, sono rimasti senza alcuna protezione sociale a partire dal 1° gennaio 2022. Allora, Sansonetti aveva proposto di rilevare la testata e non l’azienda con tutti i dipendenti. “Nella mia offerta era previsto di liquidare i dipendenti con tutto il dovuto”, ha precisato il neodiirettore.