Il Governo Draghi cambia il Cts: ridimensionamento e nuova comunicazione
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I primi interventi del governo si concentrano sul Cts, il Comitato tecnico scientifico: ridimensionamento e variazioni del modello comunicativo. Nelle ultime settimane, più volte equivoci e fughe in avanti rispetto alla strategia del governo hanno creato non poche polemiche nella gestione dell’emergenza Covid.
L’obiettivo è quello di mettere a punto una strategia di intervento ben precisa e che non lasci spazi interpretativi sulla linea da seguire. La struttura del Cts, creata il 5 febbraio dello scorso anno, sarà più snella ma avrà lo stesso perimetro d’azione. E, soprattutto, i componenti dovranno seguire una linea di comunicazione unitaria. Lo anticipa il Corriere della Sera.
Il Cts, seppur con meno componenti, continuerà a fornire pareri su strategie e protocolli per contrastare la diffusione del temibile nemico invisibile. Il tutto mantenendo alte le diverse competenze con esponenti dei vari settori. A cambiare sarà, appunto, la comunicazione. Perché, come hanno sottolineato durante il primo incontro avvenuto lunedì i ministri della Salute, Roberto Speranza, e degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, “in un momento così delicato per il Paese non bisogna confondere i cittadini inviando messaggi diversi e a volte contraddittori”.
Al momento lo stato d’emergenza termina il 30 aprile. Ma tra vaccini che mancano e varianti che corrono è difficile sperare che tra due mesi e mezzo sia tutto finito. Lo stato d’emergenza sarà probabilmente prorogato, e a quel punto bisognerà vedere se in parallelo sarà prolungato anche l’incarico di Arcuri. Per ora lui resta.
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