Walter Ricciardi: “In autunno tornerà il Coronavirus, dobbiamo aspettarcelo”
Il direttore dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane spiega: "Il rischio è che il virus si diffonda tra i giovani, per assenza di comportamenti cauti, e da loro passi ai loro genitori e nonni"
Coronavirus in autunno, Ricciardi: “Dobbiamo aspettarcelo”
“In autunno tornerà l’influenza, è una certezza. Se siamo persone razionali possiamo prevedere che tornerà anche il Coronavirus. Dobbiamo aspettarcelo”. È quanto afferma il direttore dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, Walter Ricciardi, che oggi, mercoledì 24 giugno, ha presentato il rapporto Osservasalute 2019, curato dallo stesso Osservatorio.
Secondo Ricciardi, ex presidente dell’Iss, “il rischio è che il virus si diffonda tra i giovani, per assenza di comportamenti cauti, e da loro passi ai loro genitori e nonni. E così torneremmo a una situazione simile a quella che abbiamo avuto, con un sovraffollamento delle strutture sanitarie. Il virus – ha sottolineato Ricciardi – ha la stessa potenzialità e capacità di diffusione e se noi allentiamo la guardia tornerà. Se nel nostro Paese non ci sono più casi gravi è grazie alle misure prese, ai comportamenti cauti degli italiani e all’aumentata capacità di individuare i casi e di dare risposte con le terapie”.
Ricciardi ha anche lanciato un appello alla popolazione a vaccinarsi contro l’influenza: “Abbiamo bisogno di un’alleanza tra scienza e politica, tra scienza e media”, ha affermato.
“Il Coronavirus uno tsunami che ha messo a nudo le debolezze del Ssn”
Secondo Ricciardi inoltre, “la crisi drammatica determinata dal Covid-19 ha improvvisamente messo a nudo fino in fondo la debolezza del nostro sistema sanitario e la poca lungimiranza della politica”. “Il Servizio sanitario nazionale è arrivato a questo tsunami del Coronavirus assolutamente impreparato, debole dal punto di vista strutturale. L’eroismo di medici e infermieri ha tenuto fronte, ma non vi è dubbio che questa lezione ci debba servire per il futuro, per capire che l’Ssn è una preziosissima risorsa pubblica”.
Il direttore dell’Osservatorio ha poi parlato dell’allungamento dei tempi delle liste d’attesa. “Gli sforzi compiuti dal ministro Speranza per quanto riguarda le risorse da destinare al sistema sanitario sono stati straordinari, ma non basta. Lo vediamo nelle liste di attesa: servono mesi, per esempio, per fare una diagnostica per immagini. Adesso questi tempi si allungheranno ulteriormente per via degli interventi rimandati a causa del coronavirus. Ora questi pazienti si trovano di fronte a una barriera fisica vera e propria”.
Per Ricciardi, “oggi nessuna regione italiana ha un servizio sanitario ottimale, nessuna in questo momento può essere approvata a pieni voti”. Secondo l’esperto, “con i soldi del Mes potremmo mettere a posto l’Ssn per le prossime generazioni, ma come sapete c’è una discussione nella politica e lascio l’argomento a loro. Ma serve un intervento sul sistema sanitario”.
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