Ristoranti, bar, cinema, palestre: le regole per le riaperture da fine Aprile
Riaperture ristoranti, cinema, bar e palestre: il piano dal 20 aprile
Riaprire, riaprire, riaprire: lo si chiede da settimane. Lo chiedono i commercianti, gli operatori, i politici (anche quelli in maggioranza), lo chiedono le famiglie sul lastrico e i governatori di Regione. Riaprire, ma a che prezzo? Troppo alto è ancora il numero dei nuovi contagiati e delle vittime per fare previsioni su una possibile data, eppure le intenzioni del Governo sembrano dirigersi verso maggio, o fine aprile addirittura.
Secondo una possibile tabella di marcia si inizierebbe dai ristoranti a ora di pranzo, poi le sale per gli spettacoli e i musei, a seguire i bar e le palestre, sia pur con lezioni individuali. La possibilità di ottenere il via libera alle ripartenze riguarda le regioni che avranno numeri da zona gialla (qui abbiamo spiegato quali sono le prime Regioni che potrebbero riaprire). La regola imposta dal governo nel decreto di aprile — che potrebbe essere prorogata a maggio — prevede che tra i parametri da tenere in considerazione ci sia l’andamento della campagna vaccinale — e i governatori hanno ribadito di essere pronti se avranno a disposizione le dosi necessarie. Dunque si comincia a studiare il calendario.
Le date
Il monitoraggio del 16 aprile sarà decisivo perché fornirà il quadro aggiornato, dal 20 comincerà il confronto tra governo e Regioni sul percorso da seguire. Sulla base dei dati aggiornati al 23 aprile si scriverà il nuovo decreto fissando un percorso per le riaperture che dovranno comunque essere «graduali», come ha già evidenziato il Comitato tecnico scientifico.
Ristorazione
La ristorazione chiede di riaprire in sicurezza le attività con un allungamento degli orari. Il comparto preme per definire rapidamente una road map per far ripartire il settore eventi che rischia di veder andare in fumo quasi due anni di fatturato. Una richiesta che ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie avanzano anche ricordando gli sforzi già compiuti sul piano della sicurezza: hanno adeguato le proprie attività alle regole dei protocolli. Il settore chiede al governo di prolungare l’esercizio delle attività di ristorazione fino alle ore 23.
Eventi, cinema e teatri
In alcuni casi, come ad esempio per i cinema e i teatri, una piattaforma di base con le regole da adottare c’è già. Il Dpcm del 2 marzo aveva infatti previsto nelle zone gialle, a decorrere dal 27 marzo, la riapertura dei spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’apertoDomani il ministro della Cultura, Dario Franceschini, incontrerà gli esperti del Cts per discutere con loro i criteri di riapertura di cinema e teatri, ma anche mostre e musei. E chiederà di poter aumentare il numero di ingressi nelle sale a determinate condizioni. Tra i requisiti richiesti c’è la mascherina Ffp2 per la durata dello spettacolo, il tampone effettuato nelle 48 ore precedenti, il fatto di essere già vaccinati.
Sport
“Noi ogni giorno facciamo presente che la situazione è oggettivamente in termini sportivi, sociali ed economici non più sostenibile”. lo ha detto il presidente Giovanni Malagò dopo la Giunta Nazionale del Coni parlando delle riaperture nel mondo dello sport. I protocolli sono stati aggiornati e si dovrà stabilire se consentire — almeno nella prima fase — solo lezioni individuali oppure anche di gruppo, sempre con distanziamento e con un utilizzo limitato degli spogliatoi. Gli scienziati stanno esaminando il dossier relativo al ritorno del pubblico per tennis e calcio.
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