C’è anche Diletta Leotta tra le vittime di revenge porn: chiusi 3 canali Telegram
In seguito alla denuncia della Leotta, la polizia postale ha individuato 3 amministratori di gruppi Telegram
Anche Diletta Leotta vittima di revenge porn
Diletta Leotta è una delle tante vittime di revenge porn, ma è stato grazie alla sua denuncia che è scattata l’operazione “Drop The Revenge” della polizia postale che ha portato alla denuncia degli amministratori di tre canali Telegram, all’interno dei quali erano presenti immagini denigranti e contenuti offensivi. La Leotta, volto conosciuto e ben affermato di Sky e Dazn, si è esposta in prima persona per fermare un crimine che prende sempre più piede, crimine perché punibile secondo la legge: è un reato disciplinato dall’articolo 612 ter del codice penale che punisce tutti quelli che cedono, diffondono o inviano immagini e video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza dunque il consenso delle persone interessate.
Diletta Leotta ha voluto denunciare questo reato che molto spesso rimane sommerso. Anche grazie al contributo di Fedez, che ha raccolto le segnalazioni dei follower, è intervenuta la polizia postale che ha effettuato una vasta operazione, detta appunto Drop The Revenge, in diverse città del paese, identificando e denunciando tre amministratori di canali Telegram: “La Bibbia 5.0”, “Il Vangelo del pelo” e “Stupro tua sorella 2.0”. Tutti e tre i gruppi contano migliaia di utenti: tra questi, un 29enne bergamasco indagato per aver utilizzato i canali in questione per revenge porn nei confronti dell’ex compagna.
L’indagine ha coinvolto le procure di Milano, Palermo, Bergamo e la procura presso il Tribunale per i minorenni di Palermo. L’amministratore di “Stupro tua sorella 2.0” e “Il vangelo del pelo”, un uomo di 35 anni della provincia di Nuoro, è stato beccato su Telegram dagli agenti della polizia, entrati in casa sua. L’amministratore di “Bibbia 5.0” è invece un ragazzo di 17 anni che, vendendo immagini pornografiche dell’archivio, ha raccolto 5mila euro.
Tra le vittime vip non c’è soltanto Diletta Leotta: è stato sequestrato anche materiale sensibile su Wanda Nara, la moglie e procuratrice del calciatore Mauro Icardi.
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