Tutto aperto, niente coprifuoco ma mascherine obbligatorie: le nuove regole della zona bianca
Niente coprifuoco, resta l’obbligo delle mascherine: le regole in zona bianca
Niente coprifuoco, aperture anticipate rispetto alle date decise dal governo e obbligo di mascherine e distanziamento: sono queste le regole decise dalle Regioni in accordo con l’esecutivo per la zona bianca.
Già a partire dalla prossima settimana, dovrebbero essere tre le Regioni pronte a passare nella fascia di minor rischio, ovvero Friuli Venezia Giulia e Molise.
A partire dal 7 giugno dovrebbe poi toccare ad Abruzzo, Veneto, Umbria e Liguria. A metà del prossimo mese invece potrebbero ridurre al minimo le restrizioni anche Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte e Puglia.
In zona bianca, dunque, non vi sarà coprifuoco (che dal 21 giugno verrà abolito anche nelle zone gialle), mentre potranno essere anticipate tutte le riaperture già previste dal governo nelle prossime settimana. Unica eccezione: le discoteche, che rimangono chiuse anche in zona bianca.
Le uniche regole da rispettare saranno l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto, il rispetto del distanziamento sociale, e quindi il divieto di assembramenti, e il rispetto dei protocolli già previsti, come sanificazione e areazione dei locali, per le attività.
“Fermo restando il rispetto degli obblighi di legge in zona bianca relativi all’utilizzo delle mascherine, al distanziamento per scongiurare gli assembramenti, all’aereazione e alla sanificazione e la necessità di assicurare un attento monitoraggio dell’evoluzione dei contagi nei singoli territori regionali – si legge nel testo del documento redatto dalle Regioni e approvato dal governo – si ritiene opportuno condividere sin d’ora le seguenti misure per la zona bianca: superamento delle limitazioni orarie alla circolazione e alle attività; anticipazione al momento del passaggio in zona bianca delle riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente dispone già la riapertura in un momento successivo”.
Soddisfazione sull’intesa tra Stato e Regioni sulle regole in zona bianca è stata espressa dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha dichiarato: “Sono soddisfatto dall’intesa con le Regioni e L’Istituto superiore di sanità sulle zone bianche. C’è la consapevolezza che serve ancora prudenza e gradualità”.