Dal sistema dei colori alle norme per l’isolamento, le Regioni in pressing sul governo per cambiare le misure anti-Covid
Regole anti-Covid: cosa potrebbe cambiare nelle prossime settimane
Dal sistema dei colori alle norme per l’isolamento: le Regioni sono in pressing sul governo per cambiare le misure fin qui adottate per contrastare l’epidemia.
L’esecutivo per il momento non ha nessuna intenzione di fare passi indietro sulle norme anti-Covid vigenti, ma, per bocca del ministro Speranza, ha aperto a una possibile revisione delle normative da attuare nelle prossime settimane. “Nelle prossime settimane dovremo aprire un confronto e nelle prossime ore apriremo un tavolo tenico per affrontare le questioni che hanno proposto” ha dichiarato Speranza ricordando, però, che “la situazione comunque non è facile, i numeri dei contagiati sono molto alti, grazie ai vaccini abbiamo una ospedalizzazione inferiore, ma comunque significativa, con una pressione molto forte che non può essere sottovalutata”. Ecco quali sono le richieste delle Regioni e cosa potrebbe cambiare a breve.
Colori Regioni
“Il sistema dei colori va abolito”: lo chiedono sempre più Regioni, soprattutto quelle del Nord. Con l’introduzione del Super Green Pass e le limitazioni per i no vax, vi sono sempre meno differenze, infatti, tra le varie fasce di rischio, ad eccezione della zona rossa. In questo momento, infatti, quasi tutta Italia è in giallo, ma non vi sono stati grandi stravolgimenti per i cittadini nel passaggio da zona bianca a zona gialla. In particolar modo a chiedere l’abolizione del sistema a colori sono l’Emilia Romagna, la Liguria, il Friuli Venezia Giulia, la Valle D’Aosta, l’unica Regione da oggi in arancione.
Il sottosegretario alla Salute Costa ha dichiarato che “è giusto aprire un dialogo”, possibilista anche il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, il quale ha affermato che la discussione “sta nell’ordine delle cose”.
Frena, invece, il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, che dichiara: “I colori servono: si intensificano in base alla saturazione degli ospedali, un’allerta per un territorio”.
Via gli asintomatici dal bollettino
Così come preannunciato dal vice ministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, è in arrivo una distinzione tra positivi e malati di Covid nel bollettino quotidiano dei contagi. “Nei prossimi giorni, al massimo entro un paio di settimane” ha dichiarato Sileri. La circolare del ministero della Salute è già pronta, si attende solamente che Omicron, ora prevalente all’81% in Italia, soppianti definitivamente la Delta per procedere alla modifica.
Nel nuovo bollettino, un paziente ricoverato per un’altra patologia, ma che si scopre essere positivo al momento dell’ingresso in ospedale, se asintomatico continuerà a essere tracciato come caso, ma non verrà conteggiato tra i ricoveri Covid.
“Lo scenario – spiega il sottosegretario Andrea Costa – è mutato e anche l’informazione dev’essere dinamica. Se l’obiettivo è un’ulteriore stretta sui non vaccinati distinguere tra sintomatici e non, tra chi ha le dosi e chi no, è utile. Il solo conteggio ha l’effetto contrari”.
Isolamento
Le Regioni chiedono di semplificare le norme per l’isolamento per i vaccinati con tre dosi con la riduzione della quarantena dagli attuali sette giorni a cinque. La norma, tuttavia, è cambiata di recente ed è escluso che il governo faccia ulteriori modifiche nel giro di poche ore.
Green Pass nei negozi
Già in settimana il governo dovrebbe dare il via libera a un nuovo decreto con la lista dei negozi all’interno dei quali sarà obbligatorio esibire il Green Pass base, che si ottiene anche il con il tampone negativo.
La lista dovrebbe comprendere alimentari, farmacie, edicole e tabaccai, ovvero i negozi considerati essenziali, mentre ogni altra attività non ritenuta strettamente necessaria dovrebbe essere esclusa dalle attività in cui si potrà entrare anche solo con il tampone.