Le Regioni verso il cambio di colore: la Basilicata spera di diventare “zona bianca”
La Basilicata è l’unica Regione italiana che a breve potrebbe raggiungere l’obiettivo di entrare ufficialmente nella nuova “zona bianca“, la nuova fascia di rischio introdotta dal governo con l’ultimo Dpcm. La quarta classificazione riguarda le Regioni in cui la circolazione del virus è così bassa che possono essere allentate anche le restrizioni previste in zona gialla.
Sulla base dei nuovi criteri, a entrare nella zona bianca sono le Regioni n Rt inferiore a 1 e con un’incidenza settimanale della malattia inferiore a 50 casi per 100mila abitanti nell’arco della settimana. I dati da valutare sono quelli della settimana precedente a quella del monitoraggio (il cui esito viene diffuso generalmente il venerdì). Nella settimana appena conclusa la Basilicata ha avuto un’incidenza settimanale di 60,58 casi, contro i 96 della settimana precedente.
Da questo dato emerge che la Regione si avvicina al limite di 50 casi e, dunque, se proseguirà il trend, potrebbe arrivare in zona bianca all’inizio di febbraio. Per le altre Regioni, invece, dato il numero di casi comunque alto (anche se in diminuzione) l’approdo in zona bianca viene considerato più un’ipotesi teorica più che una possibilità concreta.
La situazione attuale
Alla luce di quando deciso deciso dalla cabina di regia con i dati aggiornata a venerdì scorso, in zona rossa ci sono una regione e una provincia autonoma; in arancione quattordici regioni; in giallo quattro regioni e una provincia autonoma; nessuno in zona bianca (qui il quadro sul sito del ministero della Salute).
ZONA ROSSA – Sicilia, provincia autonoma di Bolzano.
ZONA ARANCIONE – Sardegna, Lombardia, Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta.
ZONA GIALLA – Basilicata, Campania, Molise, Toscana, Provincia autonoma di Trento.
Sardegna, Toscana e Val d’Aosta sotto i 100 casi
Dopo la Basilicata, le Regioni con l’incidenza inferiore dei casi sono la Sardegna, con 77,89 (contro i 78 della settimana precedente), la Toscana, con 80,62 casi ogni 100mila abitanti, e la Val d’Aosta, che ha 93,10 casi per 100mila abitanti. Le altre Regioni, invece, hanno più di 100 casi ogni 100mila abitanti, come evidenzia un articolo su Repubblica.
La Sardegna, che ha un Rt inferiore a 1, pochi giorni fa è entrata in fascia arancione (per il rischio “alto” calcolato sui 21 indicatori) e resterà in questa fascia per due settimane, a meno che non venga accolto il ricorso che il governatore Solinas intende presentare contro la decisione di Roma.
Anche la Toscana è sotto l’1 come Rt e ha un rischio basso, ma in realtà si sta osservando un leggero aumento dei casi, saliti da 2.900 casi a 3mila. Il rischio quindi è che il numero dei contagi, in controtendenza col dato nazionale, vada a salire e non a calare. Anche la Val d’Aosta registra un lieve aumento e, come la Sardegna, si trova in zona arancione e dovrebbe restarvi per due settimane.
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