Le Regioni che vanno in zona gialla da lunedì: Sicilia a rischio arancione
La Sicilia resta in zona gialla, Sardegna e Calabria rischiano il passaggio da bianco a giallo: il monitoraggio Iss odierno apre la strada alle decisioni della cabina e all’eventuale ordinanza del ministro Roberto Speranza. In zona gialla non cambia poi molto nella vita di tutti i giorni: è previsto l’obbligo di mascherina all’aperto. Nei ristoranti al chiuso, dove si accede con green pass, limite di 4 persone al tavolo se non si tratta di conviventi (si attende un aggiornamento definitivo delle Faq, in modo che non ci siano più dubbi su questo dettaglio).
I dati, che andranno in cabina di regia, decideranno se e quali Regioni passeranno in zona gialla da lunedì 6 settembre. I parametri più importanti sono sempre due: occupazione dei posti letto d’ospedale in terapia intensiva e in area medica. Ruolo secondario, invece, per l’incidenza, che non determina completamente il cambio di colore. Infatti, anche con valori elevati di contagio ma bassi di ospedalizzazioni si resta in zona bianca. Il rischio c’è quando si sale nelle percentuali di posti letto occupati, come già successo alla Sicilia.
La Sicilia è reduce da una giornata con 1.182 nuovi contagi da Coronavirus, secondo i dati dell’ultimo bollettino. Si registrano altri 23 morti. I nuovi casi sono stati individuati su 22.696 tamponi processati. Gli attuali positivi nella Regione sono 28.125. L’isola resta al primo posto in Italia per contagi giornalieri, il quadro rimane complesso ma la Sicilia dovrebbe comunque evitare la zona arancione.
La Sardegna resta con il fiato sospeso, perché il 31 agosto, sul portale Agenas dedicato, aveva il 13% in terapia intensiva e il 15% in area medica. Insomma, secondo questi dati l’altra grande isola italiana dovrebbe passare in giallo da lunedì, ma non è detto che quel 15% sia un’approssimazione e che in realtà il valore sia leggermente sotto. In questo caso la Sardegna si salverebbe dalla zona gialla per un’altra settimana. Tra le altre Regioni nessuna aveva superato i parametri martedì scorso, ma in molti territori la situazione sta continuando a peggiorare.
Nei dati aggiornati a ieri la Sicilia è cresciuta ancora nelle terapie intensive (14%) e resta stabilmente alta in reparto (23%): lo spettro della zona arancione – per la quale le soglie sono 20% e 30% – si continua ad avvicinare. A rischio alto anche la Calabria, che è ferma da giorni al 9% di posti occupati in rianimazione (a un punto dalla zona gialla), mentre in area medica cresce ancora e sale al 18%.