Referendum contro il green pass, parte la raccolta firme
Referendum contro il green pass, parte la raccolta firme
È iniziata la raccolta di firme per proporre un referendum abrogativo contro il green pass, che dal 15 ottobre diventerà obbligatorio per tutti i lavoratori.
Secondo i promotori, l’obbligo della certificazione, rilasciata a chi è guarito da Covid-19, risulta negativo al nuovo coronavirus o si è vaccinato, “costituisce un palese strumento di discriminazione che collide con i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico”, poiché escluderebbe “dalla vita economica e sociale della nazione quei cittadini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal Governo”. Secondo quanto riporta il sito www.referendumnogreenpass.it, il green pass, “spingendo surrettiziamente i cittadini alla vaccinazione”, violerebbe la Costituzione.
I quesiti referendari proposti sono quattro, che mirano ad abrogare “le disposizioni legislative in materia di green pass”. La raccolta di firme avviene sia fisicamente che online. Grazie alla sottoscrizione con firma digitale, proprio nelle scorse ore il referendum sulla cannabis è riuscito a superare in tempi brevissima la soglia delle 500.000 firme, necessaria per proporre referendum abrogativi.
Una volta raccolte le firme necessarie, le proposte per il referendum devono essere valutate dalla Corte costituzionale, che si esprime sulla legittimità della consultazione.
Secondo uno dei membri del comitato organizzativo, il docente di diritto internazionale alla Sapienza di Roma ed ex vice presidente del Comitato nazionale per la Bioetica Luca Marini, l’iniziativa “dare voce ai milioni di italiani che, da quasi due anni, sollevano dubbi e interrogativi sulla gestione dell’emergenza sanitaria e che ormai assistono quotidianamente alla crescita di un clima di odio e di violenza alimentato anche dalle Istituzioni”.
Tra i membri del comitato dei garanti è presente anche Carlo Freccero, ex consigliere di amministrazione della Rai, oltre al professor Paolo Sceusa, presidente emerito di sezione della Corte di Cassazione, al professor Ugo Mattei, docente di diritto civile all’Università di Torino e al professor Alberto Contri, ex presidente della Fondazione Pubblicità progresso. Il comitato organizzativo è composto da Marini, dall’avvocata Olga Milanese e dal professor Francesco Benozzo, docente di Filologia romanza all’Università di Bologna.