Razzo cinese, Protezione Civile: “Scarsa possibilità che colpisca l’Italia”
Razzo cinese in caduta domenica, 9 regioni italiane in allerta: “Evitare di stare all’aperto”
La caduta sulla Terra dello stadio principale del razzo cinese “Long March 5B” è prevista alle prime ore di domenica 9 maggio. Secondo le ultime stime comunicate dalla Protezione Civile, sono scarse le probabilità che il razzo cinese ci colpisca. La finestra di incertezza relativa al rientro incontrollato in atmosfera del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B” previsto per questa notte. Al momento, le tre traiettorie che potrebbero interessare alcuni settori di nove regioni centro-meridionali italiane si collocano tra l’una di notte e le 7,30 del mattino.
Secondo la Aerospace Corporation, un centro di ricerca statunitense, il razzo vuoto “si trova ora in un’orbita ellittica attorno alla Terra” verso cui si sta dirigendo in un “rientro incontrollato“.
Secondo la Protezione civile, tra le possibili traiettorie stimate dei frammenti del razzo, 3 sono quelle che potrebbero interessare l’Italia e riguardano le 9 regioni di Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Oltre all’Italia centro-meridionale, i resti del razzo potrebbero cadere in Africa, in Asia meridionale, nell’oceano Pacifico, in Australia, in parte del Nord America, in America centrale e in parte del Sud America.
“Resta remota”, spiega il Dipartimento, la probabilità che uno o più frammenti possano cadere sul nostro territorio. Tuttavia il tavolo tecnico continuerà a seguire l’evolversi della situazione attraverso i dati disponibili fino all’avvenuto impatto al suolo.
Il governo cinese afferma che le probabilità che i detriti del razzo causino danni è “estremamente bassa”. Secondo un portavoce del ministero degli Esteri, la maggior parte delle componenti del razzo saranno distrutte durante il rientro nell’atmosfera.
Si tratta del secondo razzo Long March 5B a essere stato inviato nello spazio dalla Cina, dopo il lancio inaugurale a maggio dello scorso anno. Allora i detriti del razzo avevano colpito diversi edifici in Costa d’Avorio, senza causare feriti.