Rai, dopo l’elezione di Marinella Soldi si apre la grande corsa per i direttori di rete e dei Tg. I nomi in lizza
Marinella Soldi ha superato per due voti la prova della Vigilanza Rai ed è ufficialmente la nuova presidente di Viale Mazzini. Inizia così l’era della manager scelta da Mario Draghi e dal ministro dell’economia Daniele Franco. Tuttavia il voto nella commissione bicamerale di Vigilanza Rai mostra un quadro non lineare per il governo e la manager ex Discovery.
Il quorum viene raggiunto e superato – servivano 27 voti su 40 – Soldi ne incassa 29, ma il voto mette anche in luce perplessità interne alla maggioranza di non poco conto. Ci sono state 3 schede bianche e ben 4 no. In poche parole, con un’assenza tra i leghisti per quarantena e due non votanti, alla Soldi sono mancati ben 7 voti. Insomma i mal di pancia nel confronti della scelta operata da Mario Draghi si sono fatti sentire eccome.
D’altra parte non è un mistero per nessuno che qualcuno avrebbe voluto sfilare la Presidenza alla Soldi per darla alla Agnes. Ma poi si è preferito soprassedere, consci del fatto che “non è possibile dare uno schiaffo a Mario Draghi”, spiega a TPI un big di centrodestra. Ora, ovviamente, con il Cda al completo e i vertici operativi si apre la grande corsa per i direttori di rete e dei Tg. E se in un primo momento Palazzo Chigi aveva fatto sapere ai partiti di essere disponibile al “blitz” estivo, ora la linea è cambiata e, per evitare di accendere interiori fuochi polemici tra i partiti che compongono la maggioranza di governo, si è scelto di rinviare tutto a dopo le comunali di ottobre (variante Delta permettendo).
Ciononostante impazza il totonomi perché in ogni caso i giochi già si stanno facendo. Per questo si sta ragionando se nominare Giampaolo Rossi alla Direzione Generale insieme a Del Brocco (il cui posto a Rai Cinema verrebbe preso da Silvia Calandrelli, amica personale dell’Ad Fuortes) dando Rai 1 a Ciannammea (gradito alla Lega) e lasciando ai 5 Stelle il Tg1 con Carboni (o Giuseppina Paterniti). In pista per il Tg1 c’è però anche Gennaro Sangiuliano (che ieri ha presentato il suo ultimo libro su Reagan con Matteo Salvini) così come hanno chanes Antonio Di Bella e Monica Maggioni.
Per Rai 1 si fa il nome di Mario Orfeo, molto gradito anche dalle parti del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. A Rai 2 se Ludovico Di Meo non dovesse restare sono in grande ascesa i nomi di Paolo Corsini e Angelo Mellone. Per il Tg3 è in pista Simona Sala gradita sia al Pd che ai 5 Stelle (qualcuno però la vorrebbe al Tg1). Il centrodestra guarda a Rai News 24 attualmente diretta da Andrea Vianello: la Lega ha in serbo un nome di primissimo piano (proveniente da un altro Tg) che tirerà fuori al momento giusto.
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