Ragazzo ucciso a Roma: i due accusati non rispondono al gip. Il legale del killer: “Ha chiesto scusa, non voleva uccidere”
Nei loro confronti il pm contesta i reati di concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi
Ragazzo ucciso a Roma: gli accusati non rispondono al gip
Non rispondono al gip gli accusati dell’omicidio di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso a Roma lo scorso mercoledì 23 ottobre.
È quanto emerso al termine dell’interrogatorio a Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due ragazzi di 21 e 22 anni fermati per il delitto del personal trainer Luca Sacchi (qui il suo profilo), che si è svolto nel carcere di Regina Coeli nella mattinata di oggi, sabato 26 ottobre.
Nei loro confronti il pm contesta i reati di concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi. Il gip di Roma, successivamente, ha convalidato il fermo ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Secondo quanto affermato dall’avvocato Alessandro Marcucci, legale di Valerio Del Grosso, esecutore materiale dell’omicidio, il suo assistito “Ha chiesto scusa per quello che è successo. Non voleva di uccidere nessuno”.
“Si è avvalso della facoltà di non rispondere – ha aggiunto Marcucci – e rimandiamo a un’altra occasione il confronto con i magistrati. È molto provato e dispiaciuto per quello che è successo” ha poi concluso il legale.
L’altro arrestato, invece, avrebbe reso una dichiarazione spontanea affermando di essersi recato sul luogo del delitto solamente per “compiere una rapina” e di non essere a conoscenza del fatto che Del Grosso possedesse una pistola.
Intanto, continuano le indagini degli inquirenti per ricostruire ciò che è successo con precisione la notte dell’agguato.
Nonostante le smentite della fidanzata della vittima, la 25enne Anastasiya Kylemnyk, gli inquirenti continuano a prediligere la pista di una vendita di droga finita male. Nello zaino della ragazza, infatti, sono stati ritrovati circa 2mila euro in rotoli da banconote da 20 e 50 euro.
Denaro che, secondo gli inquirenti, sarebbe servito alla giovane per acquistare marijuana.
A confermare l’acquisto di droga ci sarebbe anche un testimone, Valerio Rispoli, amico e contatto di Valerio Del Grosso che aveva chiesto di portare la droga davanti il pub John Cabot, dove poi è avvenuto il delitto.
Quello che è successo dopo non è ancora del tutto chiaro. Del Grosso e Pirino, infatti, potrebbero aver deciso di derubare la ragazza senza consegnare la droga, scatenando, così, la reazione del fidanzato Luca Sacchi, che a quel punto sarebbe stato freddato da Del Grosso.