Ragazza violentata a Napoli, il racconto dell’orrore: “Sconvolto da quello che ho visto nel video”
Il giorno dopo l’orrore, Napoli è una città che si interroga su come sia stato possibile che in pieno orario di punta, con decine di persone ad affollare la banchina e le scale della stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, tre “animali” abbiano violentato, nell’ascensore, una ragazza di 24 anni.
Dopo il fermo di tre ragazzi tra i 18 e i 20 anni, riconosciuti dalle telecamere di sorveglianza, è il momento della rabbia.
Durissimo lo sfogo del presidente Eav (Ente autonomo Volturno), Umberto De Gregorio: “Ho visto quel video. E sono sconvolto dalle immagini. Sono degli animali”.
“Sono sconvolto per le immagini: diamo un segnale”, dice ai lavoratori, “di un’azienda unita in un momento così difficile”.
Quanto avvenuto ieri ha sconvolto l’intero comune.
Il sindaco Giorgio Zinno, annunciando il fermo dei tre ragazzi, ha parlato di “notizia che ha creato sgomento e paura in tutti noi”.
“Impossibile pensare che un crimine del genere avvenga nella nostra città, ancora più impensabile che nessuno veda”.
La violenza era avvenuta nell’ascensore della stazione. La ragazza, di Portici, è stata soccorsa e trasportata all’Ospedale Villa Betania. Aveva gli abiti letteralmente lacerati. “Piangeva e diceva alla madre al telefono che era stata violentata”.
Una telefonata anonima ha avvertito le forze dell’ordine, intorno alle 18: subito dal commissariato di San Giorgio a Cremano è partita una volante che ha trovato la ragazza in un angolo della stazione evidentemente sotto shock in condizioni pietose e l’ha trasportata in ospedale nel quartiere di Napoli di Ponticelli, il più vicino.
Il silenzio. Nessuno che ha visto nulla. Soprattutto, la violenza. La rabbia del sindaco è tanta, “ma”, spiega, “è fondamentale sapere che la nostra città oggi si sveglia consapevole che i mostri esistono, ma che qui vengono immediatamente presi e buttati in cella. La nostra città, come tutte, può essere colpita da balordi che agiscono contro l’essere umano, ma si sappia che qui non ci si ferma mai finché chi delinque non viene punito”.
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