Ragazza uccisa a Primavalle, la telefonata del passante: “C’è un carrello da cui cola sangue”
Fondamentale per arrivare all’arresto del presunto omicida di Michelle Causo, la ragazza di 17 anni uccisa a coltellate nel quartiere Primavalle di Roma, è stata la testimonianza di un passante che ha allertato i soccorsi. L’uomo infatti ha visto il carrello della spesa all’interno del quale, avvolto in un sacco nero, giaceva il cadavere martoriato della giovane.
A destare l’allarme il “forte odore” e del liquido che gocciolava dal sacco. Da qui poi l’intervento della polizia che ha portato al ritrovamento del corpo senza vita di Michelle Causo. “Ho visto quel ragazzo scendere con un carrello e un bustone nero dei rifiuti da cui cola del liquido – ha detto agli operatori – si sente anche un odore forte”. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato alcune macchie di sangue che da un portone di un palazzo conducevano fino ad un cassonetto in via Stefano Borgia.
Dalle prime ricostruzioni pare che il giovane – un coetaneo della vittima originario dello Sri Lanka – avrebbe tentato di gettare tra i rifiuti il cadavere della vittima, senza riuscirci. Il corpo, dunque, sarebbe rimasto nel carrello vicino al muro di cinta di un parco, poco distante dai cassonetti. Il ragazzo accusato di femminicidio è stato a lungo interrogato e arrestato.