Milano, 26enne sequestrata dal fidanzato violento si butta dalla finestra per salvarsi
Ragazza fidanzato violento finestra | Ci sono voluti quattro giorni per riuscire a sfuggire al suo aguzzino, l’uomo che aveva scelto al suo fianco nonostante ne conoscesse i problemi psichici e le oscillazioni violente, ma gunta al limite ha deciso di fuggire dalla finestra.
È quanto accaduto a una 26enne che lo scorso martedì si è buttata dalla finestra di un appartamento a Milano per salvarsi, approfittando di un attimo di distrazione del suo fidanzato-sequestratore, l’uomo che credeva di amare.
ragazza fidanzato violento finestra “Mi picchiava con il batticarne, mi umiliava e mi diceva ‘puttana’. Ma quando denunci sei sola”
Lui, Giacomo Oldrati, 40 anni, aggressore seriale, da quattro giorni la teneva segretata in casa e la riempiva di botte. Sabato mattina la ragazza s’era inventata una scusa con i suoi, contrari alla relazione, ed era andata a casa di Giacomo.
Rientrati da una passeggiata, lui l’ha presa a calci e pugni, le ha messo le mani alla gola, l’ha strattonata afferrandola per i capelli. Il giorno dopo s’era calmato e i due erano scesi a fare la spesa. Alla sera poi, di nuovo botte.
Il lunedì i genitori della ragazza, preoccupati perché non rispondeva al telefono, erano andati a citofonare a Oldrati. A rispondere la figlia, che li ha mandati via. Infine martedì l’uomo ha costrestto la giovane a denudarsi e immergersi in una vasca d’acqua ghiacciata. È stato allora che, approfittando di un momento di distrazione, la giovane è riuscita a scappare da una finestra.
La ragazza è precipitata nel cortile del palazzo in via Biella, nel quartiere Barona di Milano, una condomina l’ha trovata nuda, spaventata e in stato di choc per diverse fratture dovute al salto e alle botte subite nei giorni precedenti. L’anziana l’ha accompagnata da un commerciante sulla strada, le hanno dato qualcosa con cui coprirsi e hanno avvertito la polizia.
Pochi minuti dopo gli agenti hanno arrestato in quella casa il suo compagno per sequestro di persona e lesioni aggravate. Inizialmente si è mostrato disponibile, poi si è scagliato contro i poliziotti ed è stato bloccato grazie allo spray al peperoncino.
Nel gennaio 2018 era stato assolto per incapacità di intendere e volere dall’accusa di sequestro di persona, tentato omicidio, violenza privata, lesioni personali e violenza sessuale nei confronti di cinque ragazze aggredite a Bologna nel 2012.
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