“Era a caccia di prede. Fermatelo, è un mostro”: il racconto della donna vittima di stupro a Garbatella
“Pensavo di morire, lui era lì solo per violentarmi, era brutale. Prima mi ha presa per la gola, poi mi ha fratturato lo sterno”: inizia così il racconto che donna di 44 anni che venerdì sera ha subito un’aggressione e uno stupro nel quartiere Garbatella di Roma ha fatto a Repubblica. L’uomo sembra aver agito in base a un metodo già consolidato: raggiunta la 44enne mentre entrava nell’auto, l’ha colpita con un forte pugno allo sterno, in grado di incrinarle due costole. La vittima, rimasta senza fiato, non ha potuto urlare al momento dell’aggressione, ed è stata spinta nella vettura. Per circa 10 minuti ha cercato di difendersi dall’uomo che tentava di spogliarla. Poi l’arrivo di due amiche, con cui era a cena in un ristorante della zona, hanno messo in fuga l’uomo.
“Ho provato a reagire ma mi ha rotto lo sterno. Non è un senzatetto, conosce bene la zona – continua la donna fortemente provata – Quell’uomo mi ha stordito in un modo brutale all’improvviso. Mi ha presa per la gola, fino a quando ho pensato che stavo per morire. Mi ha schiacciata contro il freno a mano, in quel momento mi ha fratturato lo sterno. A un certo punto non ho avuto la forza di reagire. E anche se provavo a divincolarmi, mi sono resa conto che mi aveva incastrato. Qualsiasi cosa avessi provato a fare mi avrebbe massacrata”.
“Una violenza spropositata. Lui poteva prendersi la macchina, la mia borsa, il telefonino, tutto. Invece voleva solo farmi del male, violentarmi. Era questo il suo obiettivo. Poi si è preso anche i soldi”. “È un mostro, va fermato subito. Lui cercava prede in giro quella sera. E, secondo me, mi ha avvistata. Ma poteva essere qualsiasi altra donna la vittima. Invece è successo a me e adesso sento di dover tutelare la mia famiglia. Ai miei parenti non ho ancora detto ciò che mi è successo. Chiedo di essere lasciata sola a riprendermi da quanto ha sconvolto la mia vita”.