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Home » Cronaca

La professoressa di Prato incinta del suo alunno ha chiesto di essere curata da uno psichiatra

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Lunedì 8 aprile 2019 gli avvocati difensori della professoressa di Prato, accusata di aver abusato di un ragazzo di 15 anni da cui ha avuto anche un figlio, hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari disposti dal gip “per il pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato”.

Davanti al tribunale del Riesame di Firenze si è presentata anche la donna, una operatrice socio-sanitaria che dava al ragazzo, che oggi ha 15 anni, alcune lezioni di inglese. La donna, accusata di atti sessuali con minore e violenza sessuale per induzione, nei giorni scorsi ha raccontato di essere “davvero innamorata del ragazzo“. Ma ha negato che l’alunno avesse meno di 14 anni quando hanno avuto il primo rapporto sessuale.

La donna ha deciso di fare anche delle dichiarazioni spontanee ai giudici. Per prima cosa, la professoressa ha chiesto “di poter intraprendere un percorso di cure psichiatriche”.

Un’altra notizia circolata molto dopo l’arresto della donna è stata quella del ritrovamento di alcuni siti pedopornografici nella cronologia del computer della professoressa. I legali della donna, Mattia Alfano e Massimo Nistri, hanno invece smentito: “Ci risultano – hanno dichiarato all’uscita dell’udienza – tre visite a siti pornografici dove è chiaramente specificato che le persone presenti nei filmati sono maggiori di 18 anni”.

Prato, lo sfogo del 14enne che ha avuto un figlio con la Oss-insegnante

Nel corso dell’udienza, gli avvocati della professoressa di Prato hanno chiesto una misura meno pesante degli arresti domiciliari: “La signora – hanno sostenuto – non ha più avuto e non ha più cercato contatti con il ragazzo da quando ha avuto contezza del procedimento in corso”.

Sembra inoltre che la professoressa e il marito, finito anche lui sotto inchiesta per la falsa dichiarazione di paternità del bimbo (che in realtà era del ragazzino), abbiano smesso di frequentarsi.

La decisione del Riesame in merito alla revoca degli arresti domiciliari dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

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