Primo maggio, manifestazioni in tutta Italia. Di Maio: “Spero sia ultima festa del lavoro senza salario minimo”
Anche questo primo maggio, come ogni anno, cortei e manifestazioni in tutta Italia.
A Torino i No Tav hanno forzato il cordone della polizia, che ha risposto con cariche e manganellate. Il corteo nel capoluogo piemontese prosegue con la tensione sempre molta alta. Si sono registrati scontri tra i manifestanti del Pd e gli attivisti No Tav.
Anche alcune decine di riders con le loro biciclette stanno manifestando al corteo del Primo Maggio a Torino. Lasciando i loro veicoli a terra hanno bloccato per qualche minuto l’ingresso in piazza della testa del corteo. All’arrivo di istituzioni e sindacati i riders, che si sono posizionati sotto al palco, hanno fatto sentire il loro malumore chiedendo “lavoro e dignità” e scandendo “venduti”.
A Bologna i sindacati sono impegnati in una manifestazione nazionale dal titolo “Lavoro, diritti, stato sociale – La nostra Europa”.
“Serve un’Europa dei diritti, un’Europa del lavoro”. Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine del corteo nazionale del primo maggio partito da piazza XX settembre a Bologna.
“Noi abbiamo pagato le delocalizzazioni, la competizione tra Paesi e l’assenza di una politica europea che rimetta al centro il lavoro, la persona” e questo, ha aggiunto, “ha determinato precarietà, riduzione dei diritti e riduzione dei salari”.
Quest’anno per la manifestazione nazionale del primo maggio i sindacati hanno scelto il tema europeo. Del resto, sottolinea Landini, “il primo maggio nasce tanti anni fa proprio su una battaglia internazionale, quella del tempo e dell’orario e dei diritti uguali per tutti i lavoratori del mondo per evitare competizioni. Credo che oggi rimettere al centro un’idea di Europa diversa significhi rimettere al centro il lavoro e chiedere che la politica assuma di nuovo la centralità del lavoro e della persona come elemento di ridisegno economico e sociale”.
“Spero sia l’ultimo Primo Maggio senza salario minimo”, ha detto il ministro del lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio.
“C’è un problema di qualità del lavoro. Nella prossima festa del lavoro vorrei che ci fosse meno burocrazia per le imprese e il salario minimo orario. Su questo stiamo lavorando con i sindacati, anche se sono preoccupati, e con Confindustria. Il 6 maggio la commissione al Senato chiuderà gli emendamenti sulla nostra proposta. C’è bisogno di salario minimo in Italia e bisogna farlo anche in Europa”, ha proseguito.
“I dati sull’occupazione dimostrano che il decreto dignità sta funzionando: abbiamo decine di migliaia di contratti a tempo indeterminato in più, senza perdere occupazione”, osserva il leader del M5s.
Anche il Capo dello Stato Mattarella ha tenuto un discorso per il Primo Maggio: “Senza lavoro rimane incompiuto il diritto stesso di cittadinanza, la dignità dell’individuo ne rimane mortificata, la solidarietà sociale e la stessa possibilità di sviluppo della società ne rimangono compromesse”.