Prete lascia il cane fuori dalla chiesa per il funerale del padrone, i parrocchiani si ribellano
Prete cane funerale padrone
Giorgio e Pavel erano inseparabili. Il primo aveva 84 anni, il secondo era il suo migliore amico a quattro zampe, un labrador fedelissimo che avrebbe voluto accompagnare il suo padrone per l’ultima volta, in chiesa, durante le sue esequie.
Ma così non è stato, perché il sacerdote di una parrocchia di Torino, don Danilo Palumbo, della chiesa Pier Giorgio Frassati ha deciso che il cane in chiesa non doveva entrare. “Le regole sono chiare”, ha detto don Palumbo, come si legge su La Stampa, “non si possono portare animali in chiesa, lo sapeva anche San Francesco”.
Le parole del parroco non sono piaciute affatto. In tanti conoscevano l’amore che legava Giorgio Aurnia e Pavel e quella di don Palumbo è sembrata una ingiustizia che il padrone del cane proprio non meritava.
Prete cane funerale padrone | Pavel disperato fuori dalla chiesa
Tanti gli amici di Giorgio che durante la funzione funebre sono usciti dalla chiesa per consolare il povero labrador, troppo lontano dal padrone, incapace di capire il perché di quella scelta, disperato.
Alcuni parrocchiani proprio non hanno digerito la decisione di don Danilo Palumbo, tanto da andare da lui e chiedergli spiegazioni di quanto avvenuto. “Siamo andati da lui e gli abbiamo chiesto il perché di questa scelta assurda e il sacerdote ci ha risposto che ognuno a casa sua fa quel che vuole, ma questa dovrebbe essere la casa di Dio ovvero di tutti, ha detto Elena Girotto.
Eppure tutti conoscevano Pavel e sapevano che non avrebbe creato alcun problema in chiesa. “È un cane docile e anzianotto: non avrebbe dato fastidio a nessuno, ma si sarebbe soltanto accovacciato vicino al suo padrone per stargli vicino fino alla fine”, ha detto Franco Gilardi. L’uomo ha anche sottolineato come non esista “nessuna legge che vieta agli animali di entrare in chiesa: il parroco si è attaccato ad un cavillo burocratico inesistente per giustificare una scelta personale”.
Prete cane funerale padrone | La protesta degli amici
Pavel ha atteso tutto il tempo fuori dalla chiesa. Quando il feretro di Giorgio è uscito, lui l’ha seguito, ancora, un’ultima volta. “Vivevano in simbiosi”, ha detto qualcuno con le lacrime agli occhi. Pavel non ha potuto accompagnare il padrone in chiesa, ma forse avrà giustizia, perché qualche parrocchiano è deciso a cambiare le cose una volta per tutte: “Faremo una raccolta firme rivolta alla curia per mettere fine a questa insensata legge burocratica”.